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I benefici dell’irisina, l’ormone dello sport

Durante l’esercizio fisico il nostro corpo produce l’irisina, il cosiddetto “ormone dello sport”, prodotto dall’apparato muscolo-scheletrico. Vediamo quali sono i suo benefici.

IRISINA: COSÈ?

L’irisina è un ormone/miochina, identificato dai ricercatori della Harvard Medical School di Boston, prodotto dal nostro corpo durante l’attività fisica.

Il dottor Bruce Spiegelman, ricercatore del Dipartimento di Biologia cellulare della Harvard Medical School di Boston, che ha studiato con il suo team le proprietà dell’irisina, ne ha evidenziato i benefici mentali e fisici. Tra questi l’aumento della concentrazione e i potenziali impieghi anche per la cura di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

 

AZIONE PROTETTIVA CONTRO LA DEMENZA

Risultato confermato da un’altra università. Un recente studio, infatti, coordinato dalla ricercatrice Fernanda de Felice dell’Università Federale di Rio de Janeiro, suggerisce che li benefici dell’’irisina potrebbe anche avere un’azione protettiva contro la demenza.

Per verificare questa ipotesi, i ricercatori hanno condotto dei test su dei topi da laboratorio. Nel corso del primo esperimento hanno privato i roditori dell’irsina provocando deficit cognitivi e di memoria simili a quelli causati dal morbo di Alzheimer. Durante un secondo test, gli scienziati hanno scoperto che somministrando ai topi l’ormone dello sport è possibile guarirli dai deficit cognitivi.

I risultati ottenuti da questi primi studi sugli animali potrebbero, quindi, consentire lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di agire sul “circuito dell’irisina“, utili per aiutare chi soffre di demenza e non può fare sport, allo scopo di rallentare il decorso della patologia.

 

RINGIOVANIMENTO DEL CERVELLO

Un altro studio, anche questo condotto di recente, da un gruppo di studiosi guidato da James Blumenthal, ricercatore del Duke University Medical Center di Durham, sostiene che svolgere qualsiasi tipologia di esercizio aerobico tre volte alla settimana per sei mesi, senza interruzioni, può migliorare notevolmente le funzioni cognitive, ringiovanendo il cervello di circa nove anni.

Per dimostrare questa tesi, gli scienziati hanno condotto dei test su 160 partecipanti con un’età media di 65 anni, tutti con lievi deficit cognitivi. La ricerca è stata pubblicata sulle pagine della rivista specializzata Neurology.

 

EFFETTI DELL’IRISINA SUL METABOLISMO

Ma non è fina qui. I ricercatori, da più parti, hanno studiato e documentato anche altri effetti dell’irisina fra cui quelli sul metabolismo. Questa molecola infatti agirebbe come una sorta di ormone brucia grassi stimolando la conversione delle cellule adipose “bianche” in cellule adipose “brune”.

Non tutte le cellule adipose infatti sono uguali. Quelle bianche funzionano da “dispensa” di energia accumulando grassi. Quelle brune invece bruciano tali riserve energetiche aumentando dunque il metabolismo.

 

OSTEOCLASTOGENESI

Non solo. L’irsina stimola anche l’osteoclastogenesi, inducendo la formazione di nuovo osso, e svolge un ruolo fondamentale nell’equilibrio tra adipogenesi e osteoclastogenesi.

Con l’età questo equilibrio cambia, tant’è che il midollo osseo dell’anziano è occupato prevalentemente da adipociti piuttosto che da staminali. Ebbene, si è visto che pre-adipociti umani trattati con irisina ricombinante umana si sono differenziati in Osteoblasti maturi.

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