La dermatite atopica è una malattia autoimmune, complessa, cronica. Vediamo quali sono gli aspetti problematici di questa patologia e vediamo come affrontarli per avere una buona qualità della vita. Ne parliamo con il prof. Piergiacomo Calzavara Pinton, direttore di Dermatologia dell’Azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia e direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Brescia.
CHE COS’È LA DERMATITE ATOPICA E QUANTE PERSONE NE SOFFRONO?
La dermatite atopica è una malattia cronica della pelle che causa prurito, arrossamento e secchezza. È una forma di eczema che può insorgere in qualunque età, ma è più comune nei bambini. La causa esatta della dermatite atopica non è ancora nota, ma si pensa che sia dovuta a una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunitari.
È una patologia che ha assunto le dimensioni di un problema sociale, poiché colpisce fino al 15-20% della popolazione in qualche momento della propria vita. In particolare, la percentuale è del 10-15% nei bambini e poi scende, ma non scompare, in età adulta.
La dermatite atopica è una parte di quello che si chiama “diverso atopico”, poiché il paziente con questa patologia molto spesso soffre anche di rinite allergica, asma allergico e di altre manifestazioni come la poliposi nasale, l’eczema alle ginocchia e altre condizioni simili, anche se più rare.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA DERMATITE ATOPICA?
La dermatite atopica è una patologia della pelle che può manifestarsi con diversi sintomi a seconda dell’età del paziente. In generale, il sintomo principale è il prurito intenso, che può causare un notevole disagio.
Nei bambini, la patologia si manifesta spesso con la cosiddetta “crosta lattea“, che è una forma di dermatite seborroica. Successivamente, le lesioni si estendono alle guance, all’area del pannolino e alla superficie corporea. In questo caso, le lesioni sono arrossate e possono presentarsi con vescicole contenenti liquido, che possono poi trasformarsi in lesioni biancastre. In alcuni casi, si possono notare delle lesioni rotonde simili a monete distribuite su tutta la superficie corporea.
Negli adulti, invece, le lesioni si localizzano spesso sulle pieghe cutanee, come quelle delle ginocchia, dei gomiti e dietro le orecchie. In questo caso, le lesioni possono essere arrossate e pruriginose, ma possono anche presentarsi come placche bianche.
In entrambi i casi, il prurito è il sintomo principale e può essere molto intenso, al punto da causare difficoltà nel sonno e un notevole disagio alla persona.
COME VIVONO GLI ADOLESCENTI LA MALATTIA?
In età adolescenziale, la dermatite atopica può diventare particolarmente problematica per il soggetto, soprattutto per via delle manifestazioni sul viso, che possono avere un impatto negativo sulla percezione di sé e sull’interazione con gli altri.
Per riconoscere la dermatite atopica in età adolescenziale, è importante prestare attenzione ai sintomi, che includono lesioni arrossate e pruriginose sulle pieghe, sul viso e sulle mani.
Inoltre, i pazienti affetti da questa patologia hanno spesso una pelle molto secca, che appare pallida e ispessita, con un aspetto simile alla cheratosi pilare. La dermatite atopica può anche essere associata ad altre patologie, come l’asma e le allergie alimentari.
Per gestire la dermatite atopica in età adolescenziale, è importante seguire una serie di accorgimenti e regole. In primo luogo, è necessario utilizzare prodotti specifici per la pelle sensibile e idratare la pelle regolarmente. Inoltre, è importante evitare fattori scatenanti, come gli allergeni e lo stress. Infine, è consigliabile seguire una dieta equilibrata e adottare uno stile di vita sano.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA DERMATITE ATOPICA?
Uno dei sintomi caratteristici della dermatite atopica è la pelle molto secca e ispessita, che può avere un aspetto pallido e presentare anche segni di cheratosi pilare. Questo sintomo può essere accompagnato da altre manifestazioni allergiche come asma e allergie alimentari, poiché la pelle secca è più permeabile alla penetrazione di sostanze esterne che possono scatenare reazioni infiammatorie.
È importante ricostruire una normale barriera cutanea per prevenire la comparsa di lesioni e aggravamento della patologia. L’uso di creme idratanti è fondamentale, soprattutto quando il paziente non ha lesioni cutanee evidenti.
QUALI SONO LE CAUSE DELL’INSORGENZA DELLA PATOLOGIA?
Le cause della dermatite atopica sono genetiche ma anche ambientali. Uno dei fattori ambientali che possono aggravare la patologia è la secchezza della pelle, che può essere causata da docce frequenti e dalla mancanza di idratazione adeguata.
Inoltre, l’alterazione del microbioma cutaneo può influire sulla comparsa della patologia. Gli atipici hanno infatti una presenza di batteri sulla pelle completamente diversa dalle altre persone, con una prevalenza di stafilococco aureo che può favorire l’infiammazione e le infezioni cutanee.
È stato dimostrato che l’eccesso di igiene può favorire la presenza di questo batterio sulla pelle, mentre l’incidenza della dermatite atopica è più bassa nei paesi meno avanzati. È quindi importante prendere cura della propria pelle e ricorrere alla medicina adeguata per prevenire e trattare la dermatite atopica in età adolescenziale.
COME COMBATTERE LA DERMATITE ATOPICA?
Esistono vari trattamenti per la dermatite atopica che possono alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. È importante utilizzare emollienti ed evitare fattori irritanti come saponi aggressivi per la cura della pelle. Tuttavia, in caso di lesioni, è possibile utilizzare creme cortisoniche o più nuove come gli inibitori della calcineurina.
Nel caso di una manifestazione più estesa della malattia, può essere necessario l’utilizzo di antistaminici per ridurre il prurito. Tuttavia, è importante sottolineare che gli antistaminici non sono una terapia, ma solo un modo per alleviare i sintomi.
TERAPIA BIOLOGICA PER LA DERMATITE: A CHI È RISERVATA?
La terapia biologica rappresenta una nuova frontiera nel trattamento della dermatite atopica, ma non tutti i pazienti possono accedervi. Questa terapia è molto costosa e riservata ai centri ospedalieri autorizzati, che la possono distribuire solo ai pazienti con una malattia da moderata a severa. Inoltre, il cut-off per prescrivere queste terapie richiede una valutazione attenta del quadro clinico del paziente.
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