Home » Glaucoma: una patologia che compare lentamente

Il glaucoma è una patologia dell’occhio cronica e progressiva che colpisce il nervo ottico e che può portare alla perdita della vista. La seconda causa di disabilità visiva e cecità in Italia. Ne parliamo Filippo Savarino, oculista dell’ospedale Umberto I di Siracusa.


CHE COSA È IL GLAUCOMA?

Il glaucoma è una patologia dell’occhio che può causare la perdita della vista se non diagnosticata e trattata in tempo. Per comprendere meglio il glaucoma, è importante capire l’anatomia e la fisiologia dell’occhio umano.

L’occhio è formato approssimativamente sferico e mantiene la sua forma grazie alla pressione dell’umore acqueo, un liquido incolore prodotto dal corpo ciliare. Quando la pressione dell’occhio supera valori normali (da 8 a 20 mm di mercurio), si configura il glaucoma. Esistono diverse forme di glaucoma, primarie e secondarie, che possono essere causate da diverse alterazioni anatomiche e funzionali.

QUALI SONO LE CAUSE?

Le cause possono essere diverse e comprendono l’aumento della pressione dell’occhio, l’intasamento del filtro dell’umore acqueo o alterazioni anatomiche dell’angolo di filtrazione.

Può essere classificato in due forme principali: il glaucoma ad angolo aperto e il glaucoma ad angolo chiuso. Nel primo caso, l’angolo di filtrazione è aperto ma la facilità del deflusso dell’umore acqueo è ridotta. Nel secondo caso, l’angolo di filtrazione è chiuso a causa di alterazioni anatomiche.

ESISTONO FORME CONGENITE DELLA MALATTIA?

La risposta è sì, esistono forme di glaucoma presenti fin dalla nascita.

È presente alla nascita. In questo tipo di patologia, la pressione interna dell’occhio elevata fa sì che l’occhio si ingrandisca e si sfianchi, il che si traduce in occhi più grandi del normale nei bambini affetti da questa malattia. Questa forma di glaucoma richiede un intervento tempestivo per evitare danni permanenti al nervo ottico.

Oltre a ciò, esistono altre forme di glaucoma che si verificano in età successiva alla nascita. Tra queste, quello infantile, che insorge entro i due anni di età, quello giovanile, che si verifica nell’età giovanile, e il glaucoma dell’adulto, che si verifica dopo i 35 anni.

QUALI SONO I SINTOMI DEL GLAUCOMA?

La sintomatologia varia in base all’età di insorgenza. Il glaucoma ad angolo chiuso, che si verifica soprattutto nella forma acuta, si manifesta con un marcato dolore, arrossamento e perdita del visus, accompagnati da sintomi generali come nausea e vomito.

Il glaucoma ad angolo aperto, invece, è una forma cronica e subdola che non dà segno di sé nelle fasi iniziali della malattia. Solo nelle fasi avanzate, quando il campo visivo è molto ridotto e quindi comincia ad essere invalidante per la vita di tutti i giorni, il paziente si accorge che c’è qualcosa che non va.

DIAGNOSI DELLA PATOLOGIA

La diagnosi avviene dallo specialista oculista e prevede una serie di esami, tra cui la tonometria, la gonioscopia, l’oftalmoscopia e la perimetria. È importante sottoporsi regolarmente a controlli oculistici per prevenire o diagnosticare precocemente questa patologia, che rappresenta una delle principali cause di cecità nel mondo.

TRATTAMENTO

Con il passare degli anni, il nostro campo visivo tende a diminuire, ma in alcuni casi la perdita di fibre nervose diventa rapidamente progressiva, portando alla comparsa della patologia.

Per rallentare la progressione della malattia, è importante effettuare un trattamento tempestivo. Le terapie utilizzate per il glaucoma ad angolo stretto e ad angolo aperto sono diverse: nella fase acuta del glaucoma ad angolo stretto, oltre ai farmaci topici, possono essere utilizzate sostanze diuretiche come il mannitolo.

Nella forma cronica ad angolo aperto, invece, sono utilizzati soprattutto colliri appartenenti a diverse categorie farmacologiche come i beta-bloccanti, gli analoghi delle prostaglandine e gli inibitori della carbonica.

Tuttavia, è importante sottolineare che non sempre la pressione intraoculare si presenta elevata nei pazienti affetti da glaucoma ad angolo aperto. In questi casi, si parla di glaucoma a bassa pressione, in cui la pressione misurata è nella norma ma comunque insufficiente per evitare danni al nervo ottico. In questi casi, è necessario ridurre ulteriormente la pressione e aggiungere dei farmaci per via generale, come i calcio antagonisti.

Ricordiamo, infine, che è fondamentale per rallentare la progressione della malattia e preservare la salute del nostro sistema visivo. Se sospetti di essere affetto da glaucoma, è importante rivolgersi tempestivamente ad uno specialista per effettuare una valutazione ed iniziare un trattamento personalizzato.

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