Home » Formazione innovativa per la Salute pubblica, il CEFPAS aderisce a UNIMED “Protagonista per la cooperazione accademica nel bacino euromediterraneo”

In un’epoca di profonde trasformazioni economiche e sociali che la pandemia ha accelerato, è fondamentale creare reti di conoscenza in grado di aprire nuovi scenari nelle strategie e nelle politiche sanitarie di prevenzione e cura della salute pubblica. In questo scenario si colloca la scelta della nuova governance del CEFPAS – grazie al ruolo strategico affidatogli dalla Regione Siciliana – di candidare il Centro a diventare un innovativo hub formativo del sistema sanitario regionale, grazie alla sua presenza nell’area centrale della Sicilia e che – come ha ribadito l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza al 3° Forum Meridiano Sanità – costituisce una «cerniera tra il nord dell’Europa e il sud del mondo, che diventerà un punto di riferimento per tutti gli operatori del Servizio sanitario nazionale e regionale e per le undici università che hanno già deciso di avviare una collaborazione».

Una progettazione innovativa di carattere internazionale che ha spinto il CEFPAS, attraverso il Direttore generale Roberto Sanfilippo, a richiedere di aderire a UNIMED, l’Unione delle Università del Mediterraneo, fondata dal professor Franco Rizzi nell’ottobre del 1991.

Non è casuale la scelta del Centro regionale per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario di far parte del network associativo, che riunisce gli Atenei dei Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo: ad oggi aderiscono a UNIMED 144 Università provenienti da 23 Paesi di entrambe le sponde del Mediterraneo. Condividendo gli obiettivi di alta formazione specialistica che offre il Centro, UNIMED – attraverso il presidente Francisco Matte Bon e il direttore Marcello Scalisi – ha quindi ammesso il CEFPAS quale socio della prestigiosa associazione. 

Si tratta di una rete di università che opera in diversi ambiti scientifici e ha lo scopo di promuovere la ricerca e la formazione nella regione euromediterranea per contribuire alla cooperazione scientifica, culturale, sociale ed economica. Una vision coerente con il modello che il management del CEFPAS sta costruendo attorno al Centro, che da anni lavora ad estendere l’asse formativo attuale con quattro nuove mission che guardano alla formazione, all’innovazione e alla ricerca, alla sicurezza e alla prevenzione e all’internazionalizzazione.

Ed è in questo scenario di forte proiezione globale che lo contraddistingue nell’ecosistema sanitario, al CEFPAS è stata attivata l’Euro Mediterranean School of Health Security (EUMESC), che ha specifiche competenze di formazione su tematiche di salute pubblica, con specifica attenzione alle politiche di immigrazione sanitaria. Con la nascita dell’EUMESC prevista dal decreto assessoriale 2056 del 18 novembre 2019, l’Assessorato regionale della Salute delega al Centro una serie di attività formative riguardanti l’assistenza sanitaria di cittadini stranieri presenti nel territorio regionale e l’assistenza socio-sanitaria dei minori stranieri, ma anche la realizzazione di progetti e iniziative sui temi di sanità pubblica veterinaria, della gestione delle emergenze sanitarie e di ogni aspetto che lega salute e migrazione.

Questa ampia offerta didattica fa del CEFPAS un partner qualificato che favorisce la cooperazione accademica e lo scambio di professionalità e competenze, a supporto dell’apprendimento per la diffusione delle eccellenze e di buone pratiche nel campo della medicina e della ricerca scientifica. Un ruolo determinante e sempre più strategico nell’attuazione delle politiche sanitarie pubbliche. A ciò, si aggiungono gli investimenti in ambito tecnologico che la Regione Siciliana sta programmando, finanziando il potenziamento del CEMEDIS, il Centro Mediterraneo di Simulazione che opera al CEFPAS nella formazione interattiva e avanzata dei professionisti sanitari. Il CEMEDIS, infatti, è dotato dei più avanzati simulatori ad alta fedeltà di pazienti adulti, pediatrici e ostetrici che – grazie ad una sala regia e alle aule per le esercitazioni – consente la registrazione e la revisione delle procedure messe in opera dai partecipanti nel corso della simulazione. Tutti gli scenari didattici sono progettati per riprodurre contesti realistici e più prossimi alla realtà.

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