Home » Fondazione Varese per l’Oncologia dona una vettura per portare gli operatori di Homcology al domicilio dei pazienti  

Il progetto Homcology è stato inserito da Regione Lombardia tra le regole di sistema come modello assistenziale di riferimento e oggi è ufficialmente un servizio offerto da ASST Sette Laghi


Varese, 27 Agosto 2020

Una vettura nuova fiammante per facilitare gli spostamenti del team di Homcology presso il domicilio dei pazienti. Questo è il dono del valore commerciale di 14.000 euro consegnato ieri ufficialmente presso l’Ospedale di Circolo dalla Fondazione Varese per l’Oncologia all’ASST Sette Laghi

Partito nel 2014 con un gruppo di operatori sanitari volontari, il progetto Homcology è stato inserito da Regione Lombardia tra le regole di sistema come modello assistenziale di riferimento e oggi è ufficialmente un servizio offerto da ASST Sette Laghi sotto la diretta responsabilità del Responsabile facente funzione di Oncologia Dottor Claudio Chini che coordina un team di cinque infermieri e quattro medici.  

E’ ormai riconosciuta da tutti –  sottolinea il Direttore Generale di ASST Sette Laghi Gianni Bonelli la validità di un lavoro corale che ha coinvolto in questi anni non solo medici ed infermieri del reparto ma anche fisioterapisti, psicologi e volontari sostenuti dalle associazioni del Terzo Settore. Come è noto – prosegue Bonellimolte patologie sono diventate croniche e quindi i modelli assistenziali devono modificarsi per essere sostenibili. La sanità deve sempre più spostarsi sul territorio favorendo al massimo l’integrazione tra i medici di base e gli specialisti ospedalieri. Quello di Homcology è dunque un modello organizzativo vincente che vogliamo portare sul territorio a partire dal PRESST (Presidio socio-sanitario territoriale)  di Arcisate di cui è imminente l’avvio.” 

Grazie al team di  Homcology – sottolinea il Dottor Chinimolti pazienti oncologici fragili che necessitano di trattamenti attivi antitumorali come terapie oncologiche per bocca, sottocute e endomuscolari, trasfusioni, alimentazione parenterale ecc vengono seguiti direttamente a domicilio. L’obiettivo è migliorare il setting di cura e la qualità della vita dei pazienti diminuendo gli accessi evitabili in pronto soccorso e i ricoveri impropri. Voglio citare per nome – conclude Chini –  tutti componenti del gruppo senza i quali questo servizio non sarebbe possibile: Ilaria, Alice, Linda, Elena, Serena, Marika, Elena, Francesca e Maurizio. A loro va il mio grazie più sentito.” 

Dal 2014 ad oggi – precisa Gianni Spartà, Presidente della Fondazione Varese per l’Oncologia – sono stati seguiti più di 200 pazienti con un altissimo grado di soddisfazione. Questo per noi è motivo di orgoglio e anche ora che il servizio è svolto direttamente dall’ASST non smettiamo di essere vicini al progetto come la donazione di questa autovettura testimonia” 

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