Un’allergia è la manifestazione clinica di uno stato di abnorme sensibilità o di una risposta immunitaria esagerata a una o più sostanze estranee, normalmente innocue, denominate allergeni. Quali sono i farmaci che si utilizzano per la cura delle allergie?
Di Melania Sorbera
Quando una sostanza allergizzante penetra nell’organismo agisce da antigene: ossia stimola l’organismo stesso a produrre anticorpi. In soggetti particolarmente predisposti, l’organismo reagisce producendo in grande quantità, a opera di alcuni linfociti, una classe particolare di anticorpi, detta IgE “immunoglobuline E”, che si legano alla superficie dei mastociti (cellule presenti nei diversi tessuti, ripiene di granuli). Nel controllo della risposta del sistema immunitario è significativo il ruolo, come mediatori di comunicazione tra le cellule coinvolte, di molte citochine, sostanze prodotte in particolare dai linfociti T il sistema immunitario reagisce inducendo un processo flogistico, che si manifesta con i tipici sintomi dell’allergia.
Come agiscono gli antistaminici? Annullano l’azione dell’istamina, che è la sostanza responsabile della crisi allergica. Tra i principali si annoverano la difenidrammina, l’antazolina, la prometazina, la ciproeptadina. Un’azione simile esplica il cromoglicato, mentre i cortisonici modificano soprattutto l’alterata reattività dell’organismo.
Che caratteristiche hanno i “vaccini” per la terapia desensibilizzante? Sono vaccini preparati con l’allergene che è causa della sensibilizzazione dell’organismo e della conseguente crisi allergica. Per la loro preparazione è necessario identificare con una serie di prove cutanee, l’allergene causale, cioè la causa della reattività anomala. E’ possibile ottenere nei 4/5 dei casi un netto miglioramento o addirittura la guarigione. Circa il 10% dei pazienti non risponde alla cura ed è soggetto sporadicamente a ulteriori attacchi mentre un altro 10% non reagisce in alcun modo e non trae un vero beneficio da alcuna terapia.
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