I risultati della rilevazione civica “La farmacia che vorrei”, svolta da Cittadinanzattiva Lombardia con Federfarma Milano, Monza e Lodi e con il contributo incondizionato di Montefarmaco OTC
Milano, 25 Marzo 2021
Una recente indagine condotta su 300 cittadini lombardi da Cittadinanzattiva Lombardia, in partnership con Federfarma Milano, Monza e Lodi e con il contributo incondizionato di Montefarmaco OTC, fotografa il rapporto attuale della popolazione con la farmacia di comunità. Si confermano la fiducia e il ruolo importante riconosciuti ai presìdi dalla croce verde – ancora di più durante la pandemia – ed emerge la necessità di una informazione più capillare su tutte le prestazioni erogate, accanto al desiderio di un loro ulteriore ampliamento.
Realizzata tra settembre e dicembre 2020 nell’area di Milano, Monza e Lodi, la survey “La farmacia che vorrei” aveva l’obiettivo di rilevare, dal punto di vista civico: la qualità delle farmacie[1], la conoscenza dei servizi offerti e i nuovi bisogni a cui la farmacia potrebbe eventualmente rispondere. Tre gli ambiti tematici presi in esame: accessibilità, informazione (in riferimento a: fase di acquisto, servizi/prestazioni e prevenzione), emergenza Covid-19.
Il 62% degli intervistati reputa chiare e aggiornate le comunicazioni relative a orari di apertura e farmacie di turno; per l’89% i locali sono facilmente accessibili in termini di barriere architettoniche e l’83% segnala il rispetto della distanza di cortesia.
Per quanto concerne l’utilizzo dei farmaci, al farmacista ci si rivolge per avere informazioni sulla loro corretta assunzione (53%), sulla conservazione (19%) e lo smaltimento (18,5%).
Una minoranza del campione (3 cittadini su 10) acquista farmaci da banco e integratori attraverso canali diversi dalle farmacie territoriali: di questi, il 94% dichiara di accertarsi della qualità e sicurezza dei medicinali. Il 70% del campione non sa che sui siti online autorizzati alla vendita di farmaci senza ricetta è obbligatorio esporre un Logo Identificativo Nazionale ben visibile e il 52% ignora a chi segnalare eventuali eventi avversi dovuti all’assunzione di medicinali.
“Questi dati – segnala Liberata Dell’Arciprete, Vice Segretario Regionale di Cittadinanzattiva – suggeriscono la necessità di un serio impegno informativo sul fronte della sicurezza, in riferimento all’acquisto e all’assunzione dei farmaci, sia in termini di appropriatezza che di reazioni avverse. Sull’acquisto è necessario che anche le farmacie che effettuano vendita online pongano la massima attenzione nel riportare, visibile su ciascuna pagina del sito web, il Logo Identificativo Nazionale. Sulla sicurezza, invece, occorre lavorare sull’importanza di rivolgersi a un professionista per l’assunzione appropriata di un farmaco, mentre sul fronte reazioni avverse è bene impegnarsi per far conoscere i canali istituzionali attraverso i quali effettuare una segnalazione[2]”.
L’indagine evidenzia che servono più informazioni sui servizi offerti: meno della metà dei cittadini interpellati è al corrente dei servizi e delle prestazioni erogabili in farmacia; solo il controllo della pressione arteriosa (97%) e la possibilità di effettuare test per glicemia, colesterolo e trigliceridi (61%) sono sufficientemente noti. Per le altre prestazioni, la percentuale media di intervistati che dichiara di essere informata si attesta attorno al 30%, benché quasi l’intero campione ne riconosca l’utilità.
Il dato più critico riguarda l’informazione circa la possibilità di effettuare accertamenti diagnostici in area cardiologica, come l’ECG, con modalità di telecardiologia in collegamento con i centri accreditati dalla Regione: l’87% dichiara di non esserne a conoscenza, pur ritenendo il servizio utile.
“Su questo dato è d’obbligo una considerazione”, spiega Paola Pelliciari, coordinatore di Milano Città Metropolitana per Cittadinanzattiva. “Se si pensa che i decessi per eventi cardiovascolari in Lombardia si aggirano intorno a 31.000 per anno su circa 99.000 decessi complessivi (31,3 %)[3]; che l’ECG, per esempio, rappresenta il primo esame diagnostico prescritto per valutare lo stato di salute del cuore e che, in termini di liste d’attesa, rientra tra gli accertamenti più critici, varrebbe la pena impegnarsi di più per rendere nota la possibilità di effettuare tale esame anche in farmacia (e a quale costo), in modo che i cittadini possano consapevolmente scegliere sulla base delle proprie esigenze”.
Relativamente alla prevenzione, il 41% dei partecipanti non è informato sui programmi di screening (es. oncologici, papilloma virus, HIV) promossi in farmacia, benché il 96% ne riconosca l’importanza, e solo il 31% sa di iniziative volte a promuovere il corretto uso dei medicinali e l’aderenza terapeutica. L’84% auspica un ampliamento dei servizi forniti dalle farmacie: in particolare il ritiro referti (40%), pagamento ticket (21%), scelta e revoca del medico di famiglia (14%).
Unanimemente riconosciuta l’importanza del ruolo della farmacia durante l’emergenza Coronavirus: il 91% degli intervistati ne ha apprezzato la presenza e il supporto ricevuto. Il 94% è consapevole della possibilità di ottenere il Numero Ricetta Elettronica (NRE) per la prescrizione di farmaci direttamente via e-mail, sms o comunicazione telefonica, come previsto da marzo 2020 per ridurre gli spostamenti e la diffusione del contagio.
Tra i servizi che i cittadini vorrebbero fossero implementati dalle farmacie proprio in tempi di pandemia, si segnalano: vaccinazioni (17%), consegna farmaci a domicilio (17%), uso del digitale (15%), tamponi e test sierologici (11%), alcuni dei quali sono già stati attivati.
“Dai risultati emersi – conclude Dell’Arciprete – si evidenzia la necessità di intervenire su tre ambiti: sicurezza dell’acquisto e del consumo del farmaco; diffusione della conoscenza dei programmi di screening e tutta la partita, tra l’altro molto attuale, relativa all’utilizzo del digitale”.
“L’indagine realizzata – afferma Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Milano, Monza e Lodi – evidenzia che la farmacia è veramente il primo presidio del Sistema Sanitario Regionale ed è rispettosa dei principi contenuti nella ‘Carta della qualità della farmacia’, siglata con Cittadinanzattiva. In quest’anno di lotta contro il Covid, ha conquistato ancora di più la fiducia dei cittadini. Presto si potranno fornire nei nostri presìdi alcuni dei servizi richiesti, come le vaccinazioni. Altri sono già attivi, come i tamponi e la consegna dei farmaci. Auspichiamo l’attivazione del pagamento ticket delle prenotazioni, il ritiro referti, la scelta e revoca del medico. Ci impegneremo, inoltre, nel migliorare la comunicazione ai cittadini sulle prestazioni offerte quotidianamente e sull’importanza di acquistare medicinali in un luogo sicuro come la farmacia”.
“La farmacia si riconferma importante caposaldo territoriale, fonte di informazione e rassicurazione per il cittadino, a maggior ragione in uno stato di emergenza come quello che stiamo vivendo”, commenta Stefano Colombo, Amministratore Delegato Montefarmaco OTC. “È necessario l’impegno costante di tutti, farmacie, istituzioni e anche aziende, per favorire questa crescita e implementazione del ‘sistema di informazione e servizio’. Sono convinto che i risultati de ‘La farmacia che vorrei’ ci aiuteranno a portare del valore aggiunto all’intero processo. Ringrazio nuovamente Federfarma Milano, Monza e Lodi e Cittadinanzattiva Lombardia per l’opportunità“.
Per consultare i risultati complessivi dell’indagine: www.
[1] La nuova Carta della qualità della farmacia, realizzata da Cittadinanzattiva con Federfarma e presentata il 28 settembre 2015, presso il Ministero della Salute, elenca una serie di principi in relazione ad accoglienza, informazione, sicurezza, standard di qualità dei servizi cui ogni farmacia deve attenersi.
[2] https://www.aifa.gov.it/
[3] https://www.motoresanita.it/
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