Roma, 24 Marzo 2020
L’emergenza sanitaria causata dal diffondersi del COVID-19 nel nostro Paese ha modificato anche l’attività degli ortodontisti.
La situazione che stiamo vivendo ci tocca tutti nel profondo. In questi giorni di grandissima difficoltà e confusione l’ASIO, Associazione Specialisti Italiani in Ortodonzia, desidera far sentire la propria vicinanza al fianco di tutti i pazienti.
Come ribadito da un recentissimo articolo pubblicato su Nature in merito all’esperienza cinese sul Covid-19 in ambito odontoiatrico, la trasmissione del Coronavirus avviene con modalità “aerea”, sottolineando il possibile rischio connesso con gli aerosol, routinariamente prodotti nella maggior parte delle procedure odontoiatriche. Per questo motivo gli odontoiatri si collocano al secondo posto delle categorie professionali più esposte all’infezione da Coronavirus, come riportato pochi giorni fa dal New York Times. Si potrebbe pensare banalmente a non trattare pazienti infetti o sospetti. Tuttavia quest’approccio non è assolutamente applicabile, considerando i lunghi periodi di incubazione del virus (tra i 2 ed i 14 giorni) e la presenza nella popolazione generale, di un buon numero di soggetti infetti asintomatici.
Il decreto Ministeriale limita, infatti, l’attività clinica odontoiatrica unicamente alle prestazioni a carattere di urgenza o non differibili e invita a procrastinare tutte le altre, così da limitare le possibili occasioni di contagio e diffusione del virus.
ASIO pertanto, come riportato dal decreto Ministeriale dello scorso 9 marzo ed in linea con le maggiori Società Scientifiche ed Associazioni di categoria, invita tutti i suoi SOCI a limitare l’attività clinica odontoiatrica unicamente alle prestazioni a carattere di urgenza o non differibili, procrastinando tutte le altre, così da ridurre le possibili occasioni di contagio e diffusione del virus.
Ma è bene fare chiarezza. Le condizioni cliniche che il Coordinamento Sanitario Interregionale ha identificato come prestazioni ammissibili nel criterio “urgenti o non differibili” in odontoiatria sono davvero esigue: presenza di dolore, emorragie odontoiatriche, ascessi e flemmoni, traumi e problematiche protesiche tali da determinare deficit funzionale del paziente.
Nel campo ortodontico poi sono ancor più limitate e di gestione non realmente complessa: distacchi di brackets, decementazioni di bande o apparecchi ortodontici, decubiti ed ulcere da trauma ortodontico, ecc. La maggior parte di queste ultime può giovarsi di un supporto a distanza da parte dello specialista in ortodonzia di riferimento. Qualora questo non sia possibile, naturalmente sarà cura dello specialista risolvere la problematica con le opportune precauzioni e procedure.
“In questo momento così difficile, – sottolinea il Dott. Giorgio Iodice, Presidente ASIO – siamo tutti chiamati ad assumere atteggiamenti responsabili, attuando e rispettando le indicazioni e le linee guida che ci vengono inoltrate dalle Autorità di Governo e dalle Associazioni di categoria. A tal riguardo, garantire la continuità assistenziale ai nostri pazienti è di certo un fondamento della nostra professione, ma non da meno lo sono l’etica e la salvaguardia della salute dei pazienti stessi, dei nostri collaboratori e dell’intera popolazione. È bene ricordare, difatti, che ad oggi limitare al minimo gli spostamenti ed i contatti interpersonali rappresenta, allo stato attuale, l’unica forma di contenimento della pandemia di CoViD-19. Tutti i nostri studi – prosegue il Presidente ASIO – impiegano da sempre, prima e dopo l’emergenza COVID, misure rigorose di sterilizzazione degli strumenti e disinfezione degli ambienti. Tuttavia in questo momento storico è importante sensibilizzare la popolazione ad accedere alle cure dentali ed ortodontiche solo quando non differibili, in base ad una valutazione concordata telefonicamente con l’odontoiatra ed ortodontista di riferimento. Tutti noi saremo comunque e sempre a disposizione dei nostri pazienti, garantendo loro un supporto diretto, in caso di urgenze reali, oppure a distanza, fornendo tutte le indicazioni, i consigli e l’aiuto necessario.”
Queste in concreto saranno le modalità in caso di intervento urgente odontoiatrico:
1. Sarà effettuato un triage telefonico con il proprio specialista per verificare insieme il problema ortodontico in essere, nonché lo stato di salute del paziente stesso. Sarà richiesto al paziente se:
a. presenta febbre (>37.5°C), raffreddore, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, mal di testa insorti negli ultimi 14 giorni
b. è stato in contatto con persone con questi sintomi negli ultimi 14 giorni
c. è stato in contatto con persone infette negli ultimi 14 giorni
d. proviene da aree a rischio al di fuori dal territorio nazionale
Se sintomatici, i pazienti dovranno rivolgersi telefonicamente al proprio medico di famiglia o chiamare il numero 1500 e possibilmente posizionarsi in uno stato di autoquarantena. Il trattamento odontoiatrico di tali pazienti, se possibile, deve essere procrastinato.
2. In corso di valutazione telefonica, se ritenuto utile, lo specialista potrà richiedere di inviare una fotografia o video del problema riscontrato al proprio apparecchio ortodontico. I sistemi e le applicazioni che utilizziamo quotidianamente (videochiamate, foto e video realizzati direttamente con il cellulare, ecc.) possono difatti essere particolarmente utili per comprendere la problematica a distanza e risolverla nel migliore dei modi
3. Qualora ne ravvisi lo stato di emergenza e la necessità di visitare il paziente, lo specialista programmerà per il paziente un appuntamento tale da evitare la presenza di più pazienti in contemporanea in sala d’attesa, così da rimanere a distanza corretta (almeno un metro) l’uno con l’altro, cercando di evitare accompagnatori non necessari
4. La sala d’attesa e gli ambienti extra clinici saranno predisposti secondo i rigidi protocolli emessi in questi giorni: un periodico e adeguato ricambio di aria, eliminando giornali, riviste, libri dalla sala d’attesa, disinfezione di ogni maniglia e superficie a contatto, fornendo al personale dispositivi di protezione (DPI) adeguati come mascherina, guanti, occhiali e camice monouso, ecc.
5. Mettere a disposizione del paziente, in sala d’attesa, un disinfettante alcolico e mascherine, e detergere, per ogni nuovo paziente, con soluzioni a base di alcool o di cloro tutte le superfici, maniglie o bottoni oggetto di contatto
6. Praticare, come di routine, tutte le norme di sterilizzazione nell’uso degli strumenti, minimizzando in particola modo l’impiego di strumenti rotanti e che prevedono nebulizzazione.
7. Nell’area clinica durante la fase pre-terapia e post terapia, saranno rigorosamente applicati i protocolli stilati ed inoltrati di recente dalle Associazioni e dagli Ordini di categoria
Si raccomanda ancora una volta, in questo particolare periodo di emergenza sanitaria, di preservare la propria salute dentale per non incorrere in situazioni più gravi. Prestando maggiore attenzione all’igiene della propria bocca e del proprio apparecchio ortodontico e seguendo le indicazioni fornite dal proprio specialista.
“In questa difficile situazione – conclude il Presidente di ASIO, Dott. Iodice – voglio esprimere stima per tutti i colleghi che hanno chiuso i loro studi, consapevoli della gravità dettata dall’emergenza sanitaria, dando dimostrazione che l’obiettivo di un medico è sempre e solo la salute del paziente. Dare la disponibilità alla popolazione attraverso la nostra rete degli Studi odontoiatrici sul territorio nazionale, può essere certamente uno straordinario presidio di sorveglianza e di aiuto, fornendo una serie di indicazioni comportamentali al fine di evitare sia l’afflusso dei pazienti nelle strutture ospedaliere già sature che l’esposizione ad un maggiore rischio di contagio”.
L’Associazione Specialisti Italiani in Ortodonzia è un’associazione sindacale che opera per la tutela ed il progresso della specialità medica ed odontoiatrica dell’Ortognatodonzia e la difesa e tutela professionale dei Medici e degli odontoiatri Specialisti in Ortognatodonzia. Fondata nel 1994 da un gruppo di Medici laureati in Medicina e Chirurgia e/o Odontoiatria, specializzati in Ortodonzia, risponde alla esigenza di promuovere e di diffondere il concetto di una ortodonzia di qualità. ASIO fa parte dell’EFOSA (La Federazione Europea delle Associazioni Specialisti in Ortognatodonzia) dal 1999, in quanto Associazione Europea che rispetta i requisiti di qualità, professionalità e rispetto del codice etico della Federazione. L’EFOSA a sua volta aderisce al WFO (World Federation of Orthodontists, la Federazione Mondiale degli ortodontisti) che ha tra i suoi obiettivi primari la diffusione e promozione dell’arte e della scienza ortodontica nel mondo. Tutti gli sforzi di ASIO sono protesi a raggiungere l’eccellenza in ortodonzia: un’eccellenza strutturale, organizzativa e pratico-terapeutica dei suoi associati al servizio dei cittadini. Tutti i soci appartenenti a ASIO sono solo Specialisti Ortodontisti. www.asio-online.it, www.specialistidelsorriso.it
Secondo voi , un dentista che ha in cura un bambino per apparecchio mobile , che è si stato in studio in questo periodo , ma che data emergenza non è mai andato a studio il bambino, può pretendere il pagamento di due mesi?