Home » Dolore cronico: il ruolo delle proresolvine

Il summit online organizzato da Metagenics Academy è il più importante evento internazionale sul tema dei meccanismi delle proresolvine e sulle loro applicazioni cliniche nel trattamento delle patologie infiammatorie e del dolore cronico. Cosa sono e come agiscono? Ne parliamo con Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Academy.


COS’È IL DOLORE CRONICO?

Il dolore cronico è una condizione che affligge molte persone, causando un disagio costante e persistente. È diverso dal dolore acuto, che è temporaneo e di solito si manifesta in risposta a un danno o una lesione tissutale. Il dolore cronico persiste per periodi prolungati, spesso superando i tre mesi, e può essere causato da una varietà di condizioni, tra cui patologie croniche degenerative e disturbi neurodegenerativi. A differenza del dolore acuto, inoltre, esso rappresenta un malfunzionamento dei sistemi di segnalazione del dolore nel corpo, diventando come un semaforo che rimane costantemente rosso.

QUALI SONO LE CAUSE DEL DOLORE CRONICO?

Il dolore cronico può essere causato da una serie di fattori, tra cui patologie croniche, traumi fisici, disturbi neurologici, malattie autoimmuni e molto altro. È importante sottolineare che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, limitando le attività quotidiane e causando disagio fisico e mentale.

IN COSA CONSISTE LA DIAGNOSI DEL DOLORE CRONICO?

La diagnosi del dolore cronico richiede una valutazione accurata da parte di un professionista medico qualificato. Il medico può utilizzare diversi strumenti e test per identificare la causa sottostante del dolore e sviluppare un piano di trattamento adeguato. La diagnosi potrebbe includere esami diagnostici, come analisi del sangue, imaging medico e valutazioni neurologiche.

COSA SONO LE PRORESOLVINE?

Le proresolvine sono sostanze biologiche che sostengono i processi di risoluzione dell’infiammazione. Contrariamente a quanto si pensava in passato, l’infiammazione non si risolve spontaneamente, ma è un processo geneticamente predeterminato e guidato da segnali specifici. Le proresolvine sono tra queste sostanze segnale, che guidano il processo di risoluzione dell’infiammazione. Alcune fonti di proresovine includono l’olio di pesce ricco di EPA e DHA, derivati degli acidi grassi omega-3.

IN COSA CONSISTE L’APPROCCIO TERAPEUTICO CON LE PRORESOLVINE?

Le proresolvine offrono nuove prospettive terapeutiche nel trattamento del dolore cronico. Possono essere utilizzate in combinazione con le terapie standard attualmente in uso, al fine di aumentarne l’efficacia e ridurre la sintomatologia dolorosa. L’associazione di proresovine alle terapie standard potrebbe portare a una risoluzione più efficace dell’infiammazione e a una riduzione del carico farmacologico nei pazienti affetti da patologie croniche infiammatorie.

QUAL’È IL RUOLO DELLE PRORESOLVINE NELLE INFIAMMAZIONE DI BASSO GRADO?

L’infiammazione di basso grado è un problema comune nelle patologie croniche degenerative, come il diabete di tipo 2 e le malattie neurodegenerative. L’infiammazione cronica contribuisce all’aggravarsi di queste condizioni nel tempo. Le proresolvine possono agire come modulatori dell’infiammazione di basso grado, aiutando a rallentare la loro progressione. L’unica controindicazione riguarda le persone allergiche al pesce o ai crostacei che dovrebbero evitare di assumerle. Al di là di questo, le proresolvine possono essere utilizzate in combinazione con farmaci comuni, come anticoagulanti e anti-infiammatori, senza problemi.

QUALI SONO LE PROSPETTIVE FUTURE DELL’IMPIEGO DELLE PRORESOLVINE NELLA PREVENZIONE?

Le ricerche sulle proresolvine sono ancora in corso, ma i risultati preliminari sono incoraggianti. Negli ultimi anni, sono stati condotti numerosi studi scientifici per valutarne l’efficacia e la sicurezza mentre l’utilizzo delle proresolvine nel trattamento del dolore cronico è ben documentato, l’uso preventivo è ancora in fase di studio. Tuttavia, ci sono evidenze che suggeriscono che il loro utilizzo potrebbe avere un ruolo nella prevenzione dell’infiammazione cronica.

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