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Dipendenze da sostanze d’abuso, quanto c’entrano i geni e quanto l’ambiente?

Nuovi studi su gemelli e fratelli hanno confermato che il rischio di diventare dipendente da una sostanza d’abuso come droghe, alcool o nicotina, dipende per metà dai geni che si ereditano. Quindi il libero arbitrio, la responsabilità individuale e l’educazione non incidono? Certamente, ma alla pari con il contributo del DNA. 


COSA SONO LE DIPENDENZE DA SOSTANZE D’ABUSO?

Le dipendenze da sostanze d’abuso rappresentano un disturbo psichiatrico complesso che coinvolge diversi fattori, tra cui l’ereditarietà genetica, l’ambiente e l’infanzia. Le ricerche condotte su famiglie con gemelli identici o figli adottivi hanno fornito importanti informazioni riguardo a tali influenze.

Secondo questi studi, circa il 50% del rischio di sviluppare dipendenze da sostanze può essere attribuito all’ereditarietà genetica. Quelli condotti principalmente sui gemelli hanno dimostrato che anche se i piccoli crescono in contesti familiari completamente diversi, il patrimonio genetico comune influisce per circa la metà sul loro rischio di sviluppare dipendenze, come alcolismo, eroina o cocaina.

QUAL’È IL RUOLO DEL GENOMA UMANO?

Recentemente, al 40º Congresso della Società Italiana di Farmacologia, dedicato al valore scientifico e all’uso appropriato dei farmaci, si è discusso ampiamente sulle scoperte del genoma umano in questo campo.

Sappiamo che condividiamo circa il 99,9% del nostro genoma con gli altri esseri umani, ma anche lo 0,1% di differenza può determinare le nostre caratteristiche individuali e la nostra predisposizione a determinate patologie, inclusa la dipendenza da sostanze.

Mentre alcune malattie dipendono da un singolo gene, come la talassemia o la fibrosi cistica, altre dipendenze sono il risultato dell’interazione di numerosi geni. Queste patologie complesse richiedono uno studio più approfondito per comprendere il ruolo specifico di ciascun gene coinvolto.

DIPENDENZA DA SOSTANZE: QUAL’È IL RUOLO DELL’AMBIENTE?

Oltre all’ereditarietà genetica, l’ambiente gioca un ruolo cruciale nello sviluppo delle dipendenze. Non ereditiamo solo il 50% del rischio dai nostri genitori, ma anche le nostre esperienze di vita influenzano il restante 50%. L’ambiente intrauterino, ad esempio, ha dimostrato di svolgere un ruolo significativo.

Studi hanno evidenziato che l’abuso di sostanze da parte della madre durante la gravidanza può aumentare il rischio di sviluppare tendenze alle dipendenze. Le prime fasi dello sviluppo del sistema nervoso centrale, che avvengono durante l’infanzia e l’adolescenza, sono particolarmente cruciali.

L’ambiente intrauterino, lo stress e le condizioni socio-economiche disagiate rappresentano alcuni dei fattori ambientali che possono aumentare il rischio di dipendenze.

I FATTORI AMBIENTALI POSSONO INFLUENZARE I NOSTRI GENI?

L’ambiente svolge un ruolo significativo nello sviluppo delle dipendenze. Le esperienze di vita e gli stimoli ambientali possono influenzare la struttura del DNA e l’espressione dei geni.

L’epigenetica, lo studio delle modifiche chimiche che avvengono nel DNA, ha evidenziato come l’ambiente possa influenzare l’espressione genica e la trascrizione del DNA.

Ad esempio, l’abuso di droghe come la cocaina può modificare l’espressione di specifici geni, alterando il funzionamento delle cellule nervose in modo permanente. Queste modifiche possono aumentare il rischio di dipendenze.

PLASTICITÀ NEURONALE E PERIODI CRITICI: QUANDO L’AMBIENTE INFLUENZA DI PIÙ?

La plasticità neuronale, la capacità del cervello di modificarsi e adattarsi, è particolarmente importante in determinati periodi della vita. Durante lo sviluppo fetale e l’adolescenza, il sistema nervoso subisce un’importante riorganizzazione e sviluppo.

Durante questi periodi critici, siamo particolarmente vulnerabili all’influenza dell’ambiente. Ad esempio, il periodo dell’adolescenza è associato a un’alta vulnerabilità allo sviluppo di dipendenze e patologie psichiatriche. Comprendere l’importanza di questi periodi critici aiuta a identificare le fasi della vita in cui le terapie preventive possono essere più efficaci.

COME COMBATTERE LO STIGMA E GARANTIRE L’ASSISTENZA?

È fondamentale comprendere che le dipendenze da sostanze d’abuso sono vere e proprie malattie. I soggetti affetti da queste malattie necessitano di assistenza medica e di essere trattati con gli stessi diritti degli altri pazienti.

Evitare di considerare le dipendenze come semplici vizi o abitudini aiuta a promuovere una maggiore consapevolezza e a facilitare l’accesso alle terapie adeguate. Spesso, i soggetti affetti da dipendenze sperimentano uno stigma sociale che può ostacolare il loro percorso di guarigione. È importante combattere questo stigma per garantire che i pazienti ricevano il supporto necessario.

TERAPIE PER LE DIPENDENZE: APPROCCI E CURE

Le terapie per le dipendenze da sostanze d’abuso includono approcci multidisciplinari che coinvolgono l’assistenza medica, la psicoterapia e il supporto sociale. Le terapie farmacologiche possono essere utilizzate per ridurre i sintomi di astinenza e ridurre il desiderio di consumo.

La terapia comportamentale e la terapia di gruppo sono strumenti efficaci per affrontare gli aspetti psicologici e comportamentali delle dipendenze. È fondamentale personalizzare le terapie in base alle esigenze individuali e fornire un supporto continuo per prevenire ricadute.

L’intervento precoce rappresenta un’importante strategia per ridurre il rischio e mitigare gli effetti delle dipendenze da sostanze. Tuttavia, va sottolineato che implementare tali interventi nella pratica reale può essere particolarmente difficile.

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