Home » Depenalizzazione dell’atto medico
Uno dei problemi che sta portando i medici a scioperare è la depenalizzazione dell’atto medico. Senza depenalizzazione i medici continueranno a finire alla sbarra in migliaia, in caso di sinistro. Sulla vicenda abbiamo sentito l’onorevole Francesco Ciancitto, componente della Commissione Sanità alla Camera dei Deputati.

Uno dei problemi che sta portando i medici a scioperare è sicuramente la depenalizzazione dell’atto medico. Senza depenalizzazione i medici continueranno a finire alla sbarra in migliaia, in caso di sinistro.

Anche la Federazione Veterinari e Medici prende posizione sulla responsabilità medica. Il board sta girando l’Italia ed accoglie proposte a modifica della legge Gelli Bianco, che nel 2017 doveva porre un freno alle cause contro gli operatori sanitari e invece continuano ad essere 35 mila l’anno. Poco importa che il 95% si concluda con il proscioglimento del camice. Portare alla sbarra, in sede penale, un atto medico concluso con danni al paziente moltiplica le cause ed è deleterio per i medici e gli operatori sanitari che poi talvolta decidono di fuggire dal lavoro. Fermo restando che chi ha subito un danno va giustamente risarcito, purtroppo spesso accade che sia usato lo strumento penale solo per arrivare ad un accordo economico in sede civile. L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo in cui è possibile promuovere un’azione penale nei confronti dei medici (con Polonia e Messico ndr). Una risposta alla fuga dei medici può essere arginare le liti temerarie ed evitare che ogni atto medico venga contestato e impugnato per ricavare un vantaggio economico.

Sulla vicenda abbiamo sentito l’onorevole Francesco Ciancitto, componente della Commissione Sanità alla Camera dei Deputati.

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