Catania, 10 Settembre 2019
Una delegazione bulgara ha fatto visita, oggi, alla Centrale Unica di Risposta 112 di Catania, che ha sede presso l’Ospedale Cannizzaro, per studiarne il modello di funzionamento ed acquisire elementi di valutazione in vista di un prossimo cambio tecnologico e organizzativo.
La CUR Sicilia Orientale è stata scelta, d’intesa con l’Assessorato regionale alla Salute, in quanto, oltre ad operare su un territorio per molti versi analogo a quello bulgaro, nel suo primo anno di attività ha conseguito le migliori performance in termini di tempi risposta alle chiamate.
La delegazione ospite era composta dal Direttore generale e dal Direttore tecnico dell’112, dal referente del Ministero dell’Interno per l’112 e dal referente del Ministero della Sanità per il servizio sanitario d’urgenza. Ad accoglierli e accompagnarli, il Dott. Salvatore Giuffrida, Direttore generale dell’Azienda Cannizzaro, e la Dott.ssa Diana Cinà, Direttore sanitario; il Dott. Bernardo Alagna, coordinatore sanitario Seus; il Dott. Nico Le Mura, responsabile operativo della CUR, l’Ing. Mario Drago, ingegnere informatico della CUR, e i rappresentanti di Avaya e Beta80, fornitori della tecnologia 112 che assistono le istituzioni di Sofia nella fase di studio e pianificazione della nuova architettura.
«Ciò che caratterizza il nostro modello – ha detto il Dott. Giuffrida – è la stretta e consolidata collaborazione tra i vari attori di un sistema che abbraccia competenze diverse, oltre a quella sanitaria. È stata una scommessa non facile, che ha visto affrontare e superare diverse criticità, e che anche per questo può offrire un contributo nello sviluppo di strutture analoghe».
Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati numeri e funzionamento, dinamiche e geografia del Numero Unico Emergenza in Sicilia, e la delegazione della Bulgaria ha a sua volta illustrato il sistema in atto utilizzato in quel Paese: ciò ha consentito un proficuo scambio di esperienze, che certamente potrà favorire l’integrazione a livello europeo dell’112. Al termine, la visita alla Centrale Operativa, a fianco agli operatori che ogni giorno rispondo a migliaia di chiamate dalle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Messina, Enna e Caltanissetta.
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