Covid-19. Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni relativi al periodo tra il 17 e il 23 aprile 2023. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.
REPORT COVID-19: IL COMMENTO DEL PROF. GIOVANNI REZZA
“Questa settimana si osserva una diminuzione del tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese, che si fissa a 39 casi per 100.000 abitanti. Per quanto riguarda l’Rt c’è una lieve tendenza all’aumento, siamo a 1,08, quindi di poco al di sopra della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva è rispettivamente al 4,7% e all’1%, quindi stabile rispetto alla scorsa settimana. Quindi, tutto sommato, abbiamo una situazione di sostanziale stabilità che non presenza alcun elemento di criticità“.
Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.
Punti chiave:
• Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 17 aprile – 23 aprile 2023 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 21–27 aprile 2023* sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati hanno contratto l’infezione nella prima metà di aprile 2023.
* In merito all’andamento della situazione epidemiologica da Covid-19 (link bollettino) (link bollettino – mobile) si specifica che nella settimana 21-27 aprile 2023 si registrano:
− 23.132 nuovi casi positivi con una variazione di -17,3% rispetto alla settimana precedente (n: 27.982)
− 156 deceduti con una variazione di -18,3% rispetto alla settimana precedente (n: 191)
− 333.138 tamponi con una variazione di -16,5% rispetto alla settimana precedente (n: 398.788)
− Tasso di positività del 6,9% con una variazione di -0,1% rispetto alla settimana precedente (7,0%)
• Incidenza in diminuzione: I dati del flusso ISS, nel periodo 17/4/2023-23/4/2023, mostrano una incidenza di 43 casi per 100.000 abitanti mentre la settimana precedente (10/4/2023-16/4/2023) era pari a 42 casi per 100.000 abitanti. Trend in diminuzione nel dato più recente censito dal Ministero della Salute (39 casi per 100.000 abitanti nel periodo 21/4–27/4/2023 vs 48 casi per 100.000 abitanti nel periodo 14/4–20/4/2023).
• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 90+ anni con un’incidenza pari a 100 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è stabile in tutte le altre fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 56 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti (dati flusso ISS).
• Nel periodo 5 – 18 aprile 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,08 (range 0,85-1,37), in aumento rispetto al periodo precedente e al di sopra della soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece in diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt=0,96 (0,91-1,02) al 18/04/2023 vs Rt=1,07 (1,02-1,13) all’11/04/2023. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
• Stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale: il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 si situa all’1,1% (100/9.058) il giorno 25/04/2023, rispetto all’1,1% (99/9.058) il giorno 18/04/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è stabile passando da 99 (18/4/2023) a 100 (25/4/2023). È stabile anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai sensi del DL 105/2021 relativo ad una data di poco successiva (27 aprile 2023) che era pari a 1,0% vs 1,0% al 20 aprile 2023.
• Stabile il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 4,7% (2.970/63.320) il giorno
18/04/2023, rispetto al 4,5% (2.851/63.316) il giorno 18/04/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve aumento da 2.851 (18/4/2023) a 2.970 (25/4/2023), con un aumento relativo del 4,2%. È sostanzialmente stabile anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai fini degli indicatori decisionali ai sensi del DL 105/2021 relativi ad una data di poco successiva (27 aprile 2023) che è pari al 4,7% vs 4,5% al 20 aprile 2023.
• Una Regione risulta non valutabile dovuto a mancanza di trasmissione di dati ed è equiparata a rischio alto ai sensi
del DM del 30 aprile 2020. Sei Regioni/PPAA sono a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Sei sono a
rischio moderato e otto sono classificate a rischio basso. Diciassette Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Sei Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
• L’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2 in Italia è in diminuzione rispetto alla precedente settimana di monitoraggio. È complessivamente basso l’impatto sugli ospedali, con un tasso di occupazione dei posti letto stabile sia delle aree mediche che nelle terapie intensive.
• Si ribadisce l’opportunità, in particolare per le persone a maggior rischio di sviluppare una malattia grave in seguito all’infezione da SARS-CoV-2, di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.
• L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali come gli anziani e i gruppi di popolazione più fragili, rappresentano strumenti importanti per mitigare l’impatto clinico dell’epidemia.
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