Home » Covid-19, report regioni: “Contagi e ospedalizzazioni in calo”
Covid-19. Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni, a cura della Cabina di Regia, relativi al periodo tra il 16 e il 22 gennaio 2023. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

REPORT: IL COMMENTO DEL PROF. GIOVANNI REZZA

Continua a diminuire anche questa settimana il tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e l’incidenza si fissa a 65 casi per 100.000 abitanti. Anche l’Rt mostra una decisa tendenza alla diminuzione, siamo ormai a 0,73, quindi ben al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva è rispettivamente al 6,4% e al 2,1% quindi, anche in questo caso, notiamo una diminuzione della congestione delle strutture sanitarie che è al di sotto di qualsiasi soglia di criticità. Quindi tutti gli indicatori mostrano un’evoluzione positiva e, al momento, la situazione pare essere del tutto sotto controllo“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.


Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 16 gennaio–22 gennaio 2023 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 20 gennaio–26 gennaio 2023 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati hanno contratto l’infezione nella prima metà di gennaio 2023.

Incidenza in diminuzione: I dati del flusso ISS nel periodo 16/1/2023 -22/1/2023 evidenziano una incidenza in diminuzione e pari a 72 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era 112 per 100.000 abitanti nel periodo 9/1/2023 -15/1/2023. Anche nel periodo più recente censito dai dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute l’incidenza è in diminuzione (65 nel periodo 20-26/1/2023 vs 88 nel periodo 13-19/1/2023).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 90+ anni con un’incidenza pari a 123 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Si registra una generale diminuzione dell’incidenza in tutte le fasce d’età, tranne per quelle sotto i 20 anni, dove l’incidenza si mantiene stabile. L’età mediana alla diagnosi è di 53 anni, in diminuzione rispetto alle settimane precedenti (dati flusso ISS).

Nel periodo 04 –17 gennaio 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,73 (range 0,68-0,90), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto la soglia epidemica anche nel range inferiore. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e rimane sotto la soglia epidemica: Rt=0,70 (0,67-0,72) al 17/01/2023 vs. Rt=0,78 (0,76-0,81) al 10/01/2023. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

In diminuzione il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale: il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 si situa al 2,5% (226/9.145) il giorno 24/01/2023, rispetto al 2,9% (263/9.184) il giorno 17/01/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione passando da 263 (17/01/2023) a 226 (24/01/2023), con una diminuzione relativa del 14,0%. È in lieve diminuzione anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai sensi del DL 105/2021 relativo ad una data di poco successiva (26 gennaio 2023) che era pari a 2,1% vs 2,3% al 19 gennaio 2023.

In diminuzione il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 6,7% (4.266 /63.596) il giorno 24/01/2023, rispetto all’8,5% (5.399/63.679) il giorno 17/01/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 5.399 (17/01/2023) a 4.266 (24/01/2023) con una diminuzione relativa del 21,0%. In diminuzione anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai fini degli indicatori decisionali ai sensi del DL 105/2021 relativi ad una data di poco successiva (26 gennaio 2023) che è pari al 6,4% vs 7,9% al 19 gennaio 2023.

Nessuna Regione/PA è classificata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020. Tre sono a rischio moderato e
diciotto classificate a rischio basso. Nove Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Tre Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

L’incidenza di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 in Italia è in diminuzione rispetto alla precedente settimana di monitoraggio. Si riduce l’impatto sugli ospedali con tassi di occupazione dei posti letto in diminuzione sia nelle aree mediche che nelle terapie intensive.

Si ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia. Si sottolinea l’importanza dei richiami vaccinali negli anziani e nei gruppi di popolazione più fragili, anche considerando la progressiva riduzione dell’effetto protettivo contro l’infezione per Sars-CoV-2 con il passare del tempo, sia dall’infezione pregressa che dalla vaccinazione.

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