Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Peggiora la situazione epidemiologica. Completare la vaccinazione”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 relativi alla settimana tra l’8 e il 14 novembre 2021.
Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 19 novembre 2021

Tende a peggiorare anche questa settimana la situazione epidemiologica e l’incidenza raggiunge 98 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti. Resta stabile invece l’Rt, intorno a 1,21, quindi ancora ben al di sopra dell’unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva siamo rispettivamente al 7,1% e al  5,3%. Data la situazione epidemiologica è importante continuare a mantenere dei comportamenti prudenti e completare la campagna vaccinale, con particolare riferimento alla dose di richiamo“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

 

Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 8 novembre – 14 novembre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione tra fine ottobre ed inizio novembre.

Si registra ancora un forte aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 88 per 100.000 abitanti (8/11/2021–14/11/2021) vs 62 per 100.000 abitanti (1/11/2021 – 7/11/2021), dati flusso ISS, pertanto molto al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti.

Nel periodo 27 ottobre – 9 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,21 (range 1,14 – 1,26), stabile rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. É invece in leggera diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,09 (1,04-1,14) al 9/11/2021 vs Rt = 1,14 (1,1-1,19) al 2/11/2021). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,3%, e in aumento rispetto alla settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 16/11/2021); il numero di persone ricoverate passa da 421 (9/11/2021) a 481 (16/11/2021). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta ed è pari al 6,9%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 3.436 (9/11/2021) a 3.970 (16/11/2021).

Tutte le 21 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, una Regione è ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 20 aprile 2020.

11 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.773 vs 11.001 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (34% vs 34%la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 48%). Aumenta invece la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (21% vs 18%).

• Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.

• È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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