Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Epidemia peggiora. Usare mascherina e fare dose booster”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni, a cura della Cabina di Regia, relativi alla settimana tra il 27 giugno e il 3 luglio 2022. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 8 luglio 2022

Continua a crescere anche questa settimana il tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese, che si fissa intorno a 1.071 casi per 100.000 abitanti, quindi abbiamo superato di nuovo quota 1.000. Anche l’Rt mostra una tendenza alla salita, siamo ormai a 1,4, quindi ben al di sopra dell’unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva siamo, rispettivamente, al 13,3 e al 3,5%, quindi anche in questo caso c’è un aumento della congestione delle strutture ospedaliere anche se per fortuna il tasso di occupazione dei posti di Terapia Intensiva è ancora relativamente basso. Data l’elevata velocità di circolazione virale, il fatto che d’estate ci sono sempre grandi eventi e grandi aggregazioni di persone, è bene mantenere dei comportamenti prudenti e soprattutto usare la mascherina in caso di grandi aggregazioni, e ricordiamo che possiamo proteggere le persone più fragili, più anziane, dalle forme gravi di malattia grazie alla seconda dose booster di vaccino“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.


Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 27 giugno – 3 luglio 2022 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 1-7 luglio 2022 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati nella settimana 27 giugno – 3 luglio 2022, hanno contratto l’infezione nella seconda decade di giugno 2022.

Aumenta ancora l’incidenza: I dati del flusso ISS nel periodo 27/06/2022-03/07/2022 evidenziano una incidenza ancora in aumento e pari a 879 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era 586 per 100.000 abitanti nel periodo 20/06/2022-26/06/2022). Lo stesso trend si osserva nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (1071 per 100.000 abitanti nel periodo 1/7/2022-7/7/2022 vs 763 per 100.000 abitanti nel periodo 24/06/2022-30/06/2022).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 30-39 anni con un’incidenza pari a 1.071 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa si rileva nella fascia di età >90 anni con un’incidenza di 519 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente.

Nel periodo 15 giugno – 28 giugno 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,40 (range 1,36-1,46), in aumento rispetto alla settimana precedente ed oltre la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in lieve aumento ed anch’esso sopra la soglia epidemica: Rt=1,24 (1,21-1,28) al 28/06/2022 vs Rt=1,22 (1,18-1,26) al 20/06/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Aumenta il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa al 3,5% (323/9.194) al giorno 05/07/2022, rispetto al 2,5% (234/9.203) al giorno 27/06/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva aumenta, passando da 234 (27/06/2022) a 323 (05/07/2022), con un aumento relativo del 38%.

Aumenta il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 12,5% (8.003/64.182) il giorno 05/07/2022, rispetto al 9,2% (5.873/64.101) il giorno 27/06/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 5.873 (27/06/2022) a 8.003 (05/07/2022) con un aumento relativo di circa il 36,3%.

Nessuna Regione/PA è classificata a rischio basso. 12 Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020 (2 di queste ad alta probabilità di progressione), mentre 9 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS.

Venti Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Nove Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (10% vs 9% la scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 44%), e in aumento la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 47%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.

Si continua a censire un peggioramento dell’epidemia, nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto. Si conferma una fase epidemica acuta caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, da una trasmissibilità (sia calcolata su casi sintomatici che su casi ricoverati in ospedale) al di sopra della soglia epidemica e da un aumento nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva.

In questa fase si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive
previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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