Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Epidemia peggiora. Continuare a vaccinare”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 relativi alla settimana tra il 15 e il 21 novembre 2021, presentati dal Prof. Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 26 novembre 2021

Tende ancora a peggiorare la situazione epidemiologica nel nostro Paese. Il tasso di incidenza di attesta intorno a 125 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti. L’Rt rimane invece più o meno stabile, intorno a 1,23, quindi ancora al di sopra dell’unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva siamo, rispettivamente, all’8,1 e al 6,2%, quindi al di sotto della soglia critica, anche se si osserva una tendenza all’incremento. Data la situazione epidemiologica, è bene continuare la campagna vaccinale con grande intensità, soprattutto per quanto riguarda le dosi di richiamo, al tempo stesso è essenziale mantenere comportamenti prudenti, per esempio distanziamento sociale e uso di mascherine. Naturalmente stiamo seguendo anche ciò che accade nel resto del mondo, in particolare l’emergere di questa nuova variante recentemente identificata in Sud Africa, e ne stiamo valutando le caratteristiche insieme agli altri organismi internazionali“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 15 novembre – 21 novembre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima decade di novembre.

Si registra ancora un forte aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 112 per 100.000 abitanti(15/11/2021 -21/11/2021) vs 88 per 100.000 abitanti (8/11/2021 – 14/11/2021), dati flusso ISS, molto al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti.

Nel periodo 3 novembre – 16 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,23 (range 1,15 – 1,30),stabile rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. É in leggero aumento e sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,15 (1,11-1,19) al 16/11/2021 vs Rt = 1,09(1,04-1,14) al 9/11/2021). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 6,2%, e in aumento rispetto alla settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 23/11/2021); il numero di persone ricoverate passa da 481 (16/11/2021) a 560(23/11/2021). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta ed è pari all’8,0%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 3.970 (16/11/2021) a 4.597 (23/11/2021).

Una Regione risulta classificata a rischio alto, 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, una Regione è ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020.•10 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza, di queste, una riporta molteplici allerte di resilienza.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (23.971 vs 15.773 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (34% vs 34%la scorsa settimana). È stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), come anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (21% vs 21%).

Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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