Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Epidemia decresce. Solo 1 Regione a rischio alto”
I dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, relativi alla settimana tra il 14 e il 20 febbraio 2022, presentati dal Prof. Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 25 febbraio 2022

Tende ancora a diminuire, anche se più lentamente, l’incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese, che si fissa questa settimana intorno a 552 casi per 100.000 abitanti. Anche l’Rt è in ulteriore diminuzione, stiamo a 0,73, quindi ben al di sotto dell’unità, il ché vuol dire che la trasmissione tende a rallentare. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva siamo, rispettivamente, al 18,5 e l’8,4%, quindi c’è, anche in questo caso, una graduale tendenza alla decongestione delle strutture sanitarie. Data la situazione epidemiologica che vede una tendenza al miglioramento ma, allo stesso tempo, un tasso di incidenza che è ancora relativamente elevato, è bene rispettare tutte le misure che vengono raccomandate, in particolare il distanziamento sociale e l’uso di mascherine in luoghi chiusi e, allo stesso tempo, completare, per chi lo dovesse ancora fare, il ciclo vaccinale con una dose di richiamo“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 14 – 20 febbraio 2022. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima decade di febbraio 2022.

Continua la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 560 per 100.000 abitanti (14/2/2022 – 20/2/2022) vs 704 per 100.000 abitanti (7/2/2022 – 13/2/2022), dati flusso ISS. Questa tendenza trova conferma anche nel periodo più recente sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (552 per 100.000 abitanti nel periodo 18/02/2022-24/02/2022 vs 672 per 100.000 abitanti nel periodo 11/02/2022-17/02/2022), dati flusso dati aggregati Ministero della Salute). La valutazione degli indicatori basati sul flusso ISS, tra cui l’incidenza settimanale, è resa meno affidabile a causa del forte ritardo di notifica di 3 Regioni/PPAA (si veda Tabella 3 Appendice).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è ancora la fascia d’età 0-9 anni con un’incidenza pari a 1.086 per 100.000 abitanti, in continua diminuzione rispetto alle settimane precedenti. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un’incidenza di 275 e di 287 casi per 100.000 abitanti, anch’esse in diminuzione rispetto alla settimana precedente.

Nel periodo 2 febbraio 2022 – 15 febbraio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,73 (range 0,68 – 0,82), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,76 (0,74-0,78) al 15/2/2022 vs Rt=0,79 (0,78-0,81) al 8/2/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 continua a diminuire arrivando al 9,3% al giorno 22/02/2022, rispetto all’11,6%, al giorno 15/02/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce, passando da 1.119 (15/02/2022) a 896 (22/02/2022), con un decremento relativo del 19,9%.

Il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale è anch’esso in leggera diminuzione; è pari al 20,0%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 15.602 (15/2/2022) a 13.076 (22/02/2022) con un decremento relativo del 16,2%.

Una Regione/PA è classificata a rischio Alto, secondo il DM del 30 aprile 2020; due Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato. Le restanti 18 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.

15 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% vs 17% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (33% vs 33%), come anche quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% vs 48%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.

L’epidemia conferma un trend in decrescita, pur rimanendo in una fase delicata. È comunque necessario continuare con il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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