Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Casi in aumento. Cinque regioni a rischio alto”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni, a cura della Cabina di Regia, relativi alla settimana tra il 19 e il 25 settembre 2022. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 30 settembre 2022

Anche questa settimana si nota un aumento del tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese, e l’incidenza si fissa intorno a 325 casi per 100.000 abitanti, quindi si è verificato un sensibile aumento rispetto alla settimana precedente. Per quanto riguarda l’Rt, anche, notiamo una tendenza all’aumento, siamo ormai al limite della soglia epidemica, ovvero a 1. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva è, rispettivamente, al 6% e all’1,4%, quindi c’è una tendenza all’aumento dell’occupazione dei posti di area medica, mentre siamo lontani da qualsiasi soglia di congestione per quanto riguarda la Terapia Intensiva che rimane, in termini di occupazione, stabile. Dato l’aumento della velocità di circolazione virale, che adesso comincia ad essere abbastanza sostenuto, è importante mantenere dei comportamenti ispirati alla prudenza, le persone sanno quando utilizzare la mascherina e, soprattutto, effettuare le dosi di richiamo di vaccini, questo riguarda soprattutto le persone a rischio, al fine di evitare le conseguenze più gravi della malattia“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.


Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 19 settembre – 25 settembre 2022 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 23-29 settembre 2022 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati nella settimana 23-29 settembre 2022, hanno contratto l’infezione nelle prime due decadi di settembre 2022.

Incidenza in aumento: I dati del flusso ISS nel periodo 19/09/2022-25/09/2022 evidenziano una incidenza in aumento e pari a 241 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era 188 per 100.000 abitanti nel periodo 12/09/2022-18/09/2022. Anche nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute si osserva un aumento (325 nel periodo 23/9/2022-29/9/2022 vs 215 casi per 100.000 abitanti nel periodo 16/9/2022-22/9/2022).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 50-59 anni con un’incidenza pari a 268 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. Si osserva un notevole incremento di incidenza nella fascia di età 10-19 anni che passa da 145 a 251 casi per 100.000 abitanti. L’età mediana alla diagnosi è di 49 anni, in diminuzione rispetto alle settimane precedenti (dati flusso ISS).

Nel periodo 7 settembre–20 settembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,00 (range 0,86-1,26), in aumento rispetto alla settimana precedente e pari al valore soglia. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento ma ancora sotto la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,90-1,00) al 20/09/2022 vs Rt=0,87 (0,82-0,91) al 13/09/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Tendenza alla stabilizzazione del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale: In lieve diminuzione il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa all’1,4% (128/9.205) il giorno 27/09/2022, rispetto all’1,6% (150/9.199) il giorno 20/09/2022. E’ invece stabile il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai sensi del DL 105/2021 relativo ad una data di poco successiva (29 settembre 2022) che era pari a 1,4% vs 1,4% al 22 settembre 2022.

In lieve aumento il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 5,7% (3.653/63.698) il giorno 27/09/2022, rispetto al 5,5% (3.495/63.790) il giorno 20/09/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 3.495 (13/09/2022) a 3.653 (20/09/2022) con un aumento relativo del 4,5%. Un aumento si osserva anche nel tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai fini degli indicatori decisionali ai sensi del DL 105/2021 relativi ad una data di poco successiva (29 settembre 2022) che era pari al 6,0% vs 5,3% al 22 settembre 2022.

Cinque Regioni/PA, tutte per la presenza di molteplici allerte di resilienza, sono classificate a rischio alto, ai sensi del DM del 30 aprile 2020; le restanti 16 a rischio moderato.

Quattordici Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Cinque Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% vs 11%). In leggero aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% vs 53%), mentre diminuisce leggermente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 36%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.

Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza, in particolare nella fascia di età 10-19 anni. La trasmissibilità è in aumento e pari, in media, alla soglia epidemica nel periodo 7-20 settembre 2022. L’impatto sugli ospedali, è, al momento, limitato anche se c’è una stabilizzazione nei tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed un lieve aumento nei tassi di occupazione in area medica.

Si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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