Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni, a cura della Cabina di Regia, relativi alla settimana tra il 3 e il 9 ottobre 2022. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.
Roma, 14 ottobre 2022
“Anche questa settimana continua a crescere il numero di nuovi casi di Covid-19 nel nostro Paese e l’incidenza raggiunge 504 casi per 100.000 abitanti. Anche l’Rt mostra una tendenza all’aumento, siamo ormai a 1,30, quindi al di sopra della soglia epidemica. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva siamo, rispettivamente, al 10% e al 2,4%, quindi registriamo ancora una tendenza all’aumento anche se siamo al di sotto della soglia critica di congestione delle strutture sanitarie. Dato l’aumento della velocità di circolazione virale, è bene mantenere dei comportamenti che siano ispirati alla prudenza e soprattutto effettuare le dosi di richiamo del vaccino, soprattutto questo riguarda le persone a maggior rischio, quindi gli anziani e le persone fragili o vulnerabili, in modo da proteggersi dalle conseguenze più gravi della malattia“.
Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.
Punti chiave:
• Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 3 ottobre – 9 ottobre 2022 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 7 ottobre – 13 ottobre 2022 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati nella settimana 7 ottobre – 13 ottobre 2022, hanno contratto l’infezione tra fine settembre ed inizio ottobre 2022.
• Incidenza in aumento: I dati del flusso ISS nel periodo 03/10/2022-09/10/2022 evidenziano una incidenza in aumento e pari a 490 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era 383 per 100.000 abitanti nel periodo 26/09/2022-02/10/2022. Anche nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute si osserva un aumento (504 nel periodo 07/10/2022-13/10/2022 vs 441 nel periodo 30/9/2022-6/10/2022).
• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 50-59 anni con un’incidenza pari a 643 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. Rallenta la crescita nelle fasce d’età più giovani, mentre accelera in quelle più avanzate. L’età mediana alla diagnosi è di 54 anni, in aumento rispetto alle settimane precedenti (dati flusso ISS).
• Nel periodo 21 settembre–04 ottobre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,30 (range 1,15-1,38), in aumento rispetto alla settimana precedente e superiore al valore soglia. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente, ma si trova ancora oltre la soglia epidemica: Rt=1,20 (1,17-1,24) al 04/10/2022 vs Rt=1,28 (1,23-1,32) al 27/09/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
• In aumento il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale: In aumento il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa al 2,4% (224/9.213) il giorno 11/10/2022, rispetto all’1,7% (155/9.212) il giorno 04/10/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 155 (04/10/2022) a 224 (11/10/2022) con un aumento relativo del 44,5%. Tale aumento è confermato dal tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai sensi del DL 105/2021 relativo ad una data di poco successiva (13 ottobre 2022) che era pari a 2,4% vs 1,8% al 6 ottobre 2022.
• In aumento il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 9,8% (6.259/63.649) il giorno 11/10/2022, rispetto al 7,6% (4.814/63.679) il giorno 04/10/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 4.814 (04/10/2022) a 6.259 (11/10/2022) con un aumento relativo del 30,0%. Un aumento si osserva anche nel tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai fini degli indicatori decisionali ai sensi del DL 105/2021 relativi ad una data di poco successiva (13 ottobre 2022) che era pari al 10,0% vs 8,2% al 06 ottobre 2022.
• Otto Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto, di cui 7 per la presenza di molteplici allerte di resilienza, ai sensi del DM del 30 aprile 2020; altre 12 sono a rischio moderato, solamente una è classificata a rischio basso.
• Diciotto Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Otto Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
• La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% vs 12%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% vs 53%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.
• Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza. La trasmissibilità è in aumento e sopra la soglia epidemica nel periodo 21 settembre-4 ottobre 2022. L’impatto sugli ospedali è limitato ma in aumento.
• Si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.
• L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.
Aggiungi un commento