Home » Covid-19, report monitoraggio: “Aumentano i ricoveri. 6 regioni a rischio alto”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni, a cura della Cabina di Regia, relativi alla settimana tra il 26 settembre e il 2 ottobre 2022. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 7 ottobre 2022

Anche questa settimana il numero di casi di Covid-19 nel nostro Paese tende ad aumentare e l’incidenza si fissa intorno a 441 casi per 100.000 abitanti. L’Rt, anche, mostra una tendenza all’aumento, siamo a 1,18, quindi al di sopra di quella che è considerata la soglia epidemica. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva siamo, rispettivamente, all’8,2% e all’1,8%, al di sotto della soglia critica, però c’è un aumento abbastanza rilevante soprattutto per quanto riguarda l’occupazione dei posti di area medica, mentre sale di poco la Terapia Intensiva. Dato l’aumento della velocità di circolazione del virus, testimoniato anche dall’incremento dell’R con t che adesso è al di sopra di 1, è bene mantenere dei comportamenti che siano ispirati alla prudenza e, soprattutto, ricordiamo le dosi di richiamo di vaccino, in particolare per le persone a rischio, quindi le persone più fragili e gli ultra sessantenni“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.


Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 26 settembre – 2 ottobre 2022 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 30 settembre – 6 ottobre 2022 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati nella settimana 30 settembre-6 ottobre 2022, hanno contratto l’infezione nella seconda metà di settembre 2022.

Incidenza in aumento: I dati del flusso ISS nel periodo 26/09/2022-02/10/2022 evidenziano una incidenza in aumento e pari a 383 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era 241 per 100.000 abitanti nel periodo 19/09/2022-25/09/2022. Anche nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute si osserva un aumento (441 nel periodo 30/9/2022-6/10/2022 vs 325 casi per 100.000 abitanti nel periodo 23/9/2022-29/9/2022).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 50-59 anni con un’incidenza pari a 474 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. Rallenta la crescita nelle fasce d’età più giovani, mentre accelera in quelle più avanzate. L’età mediana alla diagnosi è di 51 anni, in leggero aumento rispetto alle settimane precedenti (dati flusso ISS).

Nel periodo 14 settembre–27 settembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 0,98-1,52), in aumento rispetto alla settimana precedente e superiore al valore soglia. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento ed oltre la soglia epidemica: Rt=1,28 (1,23-1,32) al 27/09/2022 vs Rt=0,95 (0,90-1,00) al 20/09/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

In lieve aumento il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale: In lieve aumento il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa all’1,7% (155/9.212) il giorno 04/10/2022, rispetto all’1,4% (128/9.205) il giorno 27/09/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 128 (20/09/2022) a 155 (04/10/2022) con un aumento relativo del 21,1%. Tale aumento è confermato dal tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai sensi del DL 105/2021 relativo ad una data di poco successiva (6 ottobre 2022) che era pari a 1,8% vs 1,4% al 29 settembre 2022.

In aumento il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 7,6% (4.814/63.679) il giorno 04/10/2022, rispetto al 5,7% (3.653/63.698) il giorno 27/09/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 3.653 (20/09/2022) a 4.814 (04/10/2022) con un aumento relativo del 31,8%. Un aumento si osserva anche nel tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai fini degli indicatori decisionali ai sensi del DL 105/2021 relativi ad una data di poco successiva (06 ottobre 2022) che era pari al 8,2% vs 6,0% al 29 settembre 2022.

Sei Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza, una Regione è non valutabile, status equiparabile al rischio alto, ai sensi del DM del 30 aprile 2020; le restanti 14 sono a rischio moderato.

Tutte le Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Sette Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (12% vs 11%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (53% vs 54%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.

Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza. La trasmissibilità è in aumento e sopra la soglia epidemica nel periodo 14-27 settembre 2022. L’impatto sugli ospedali è ancora limitato ma sono in lieve aumento i tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed in aumento quelli in area medica.

Si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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