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Covid-19: meno pressione negli ospedali

Rallenta la crescita di ricoveri Covid-19 negli ospedali sentinella Fiaso, “la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere”. Un incremento decisamente più basso quello avvenuto nella settimana dall’11 al 18 gennaio, del 7,1%.

Di Melania Sorbera

La rilevazione, negli ospedali sentinella, è stata effettuata il 18 gennaio e riguarda un totale di 2.339 pazienti adulti. In base ai dati diffusi da Fiaso, tra i ricoverati, vi è sempre una sostanziale differenza tra vaccinati e non. I primi hanno in media 72 anni, i secondi 66 anni. Il report evidenzia, in generale, un aumento dei ricoveri ordinari del 7% e dei ricoveri in terapia intensiva del 9%. A occupare i posti letto della Terapia intensiva sono per la maggioranza sempre i No Vax: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 62% del totale. Sempre in questa settimana crescono del 27,5% i pazienti sotto i 18 anni. Nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella il numero dei bambini ricoverati è passato da 120 a 153 di cui 10 in terapia intensiva. Il 61% di questi ha meno di 4 anni mentre il 25% ha tra i 5 e gli 11 anni.

Per coloro che sono entrati in ospedale a causa di altre patologie e asintomatici al Covid-19 la situazione è diversa. “Per coloro che, pur contagiati, hanno bisogno di altre cure, occorre creare dei setting assistenziali multispecialistici – spiega Giovanni Migliore, presidente di Fiaso -. È del tutto evidente che, infatti, essendo pazienti positivi al virus Covid non possono essere assistiti nei reparti di cardiologia, di neurologia, di ortopedia insieme ai pazienti che non sono stati contagiati dal virus. Dobbiamo quindi ospedalizzarli in strutture dedicate, in cui i diversi specialisti possano intervenire ciascuno per le proprie competenze. È una grande sfida organizzativa e gestionale per i nostri ospedali che comporta anche la necessità di incrementare il personale, creando un doppio percorso assistenziale dato che gli operatori devono indossare tute e mascherine di protezione per entrare in ambienti infetti”.

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