Lo scorso 5 maggio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dell’emergenza internazionale di salute pubblica per il Covid-19, vediamo cosa cambia per noi.
FINE DELLA PANDEMIA
Proclamata il 30 gennaio del 2020, dopo oltre 3 anni finisce la fase pandemica della diffusione del virus SARS-CoV-2. Dalla sua comparsa ad oggi, il virus ha provocato circa 20 milioni di morti, circa 190 mila nel nostro Paese, con gravi sconvolgimenti economici e sociali in tutto il mondo.
Purtroppo come ha spiegato il direttore generale dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante la conferenza stampa dell’annuncio, avvenuta a Ginevra, questo non significa che il virus sia scomparso o scomparirà: “il virus è qui per restare“.
DALLA PANDEMIA ALL’ENDEMIA
Ora siamo passati dalla pandemia – cioè la fase in cui un nuovo virus si diffonde e circola in più paesi contemporaneamente, determinando un impatto clinico importante in termini di ricoveri ospedalieri e di stress per le strutture sanitarie – all’endemia, ovvero una fase in cui il virus continua a circolare ma in modo più stabile e senza registrare grossi picchi di casi o ricoveri, con un impatto clinico ridotto rispetto alla fase precedente.
La stima dei casi è legata alla comparsa di varianti contro cui, ad ogni modo, la maggioranza della popolazione presenta una immunità parziale dovuta alla vaccinazione. Come ogni anno ci proteggiamo contro l’influenza, è probabile che ogni anno ci dovremo proteggere contro il Coronavirus. Sarà soprattutto la popolazione più anziana e più fragile, quella che dovrà continuare a fare i richiami contro il Coronavirus.
PIANO STRATEGICO GLOBALE DI PREPARAZIONE 2023-2025
E proprio in vista di questa svolta, l’OMS ha aggiornato il Piano strategico globale di preparazione per il 2023-2025.
Cinque i pilastri della nuova strategia:
• sorveglianza collaborativa
• protezione della comunità
• cure sicure e flessibili
• accesso alle contromisure
• coordinamento in caso di emergenza
Nel medio periodo, la previsione degli epidemiologi è che il virus SARS-CoV-2 diventerà un virus stagionale proprio come quelli influenzali o altri Coronavirus umani.
MONITORAGGIO DEL MINISTERO DELLA SALUTE
In questi giorni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero della Salute in cui si istituisce il nuovo sistema connesso alla fase 3 dell’epidemia da SARS-CoV-2 in cui viene anche abrogato il decreto 30 aprile 2020 con i 21 indicatori. Un sistema più snello, i cui criteri e indicatori saranno individuati con una circolare ad hoc congiunta delle direzioni generali della prevenzione sanitaria e della programmazione sanitaria attesa nelle prossime ore.
Inoltre il Ministero della Salute, tramite la cabina di regia, analizza con cadenza settimanale le informazioni relative al monitoraggio e potrà ridefinirne la cadenza su indicazione degli esperti.
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