Roma, 18 Marzo 2020
Alla luce delle evidenze emerse e dei dati disponibili, il Comitato Tecnico-Scientifico (CTS) ritiene doveroso specificare che, a oggi, i test basati sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che di tipo IgG) diretti verso il virus SARS-CoV-2 non sono in grado di fornire risultati sufficientemente attendibili e di comprovata utilità per la diagnosi rapida nei pazienti che sviluppano COVID-19 e che non possono sostituire il test classico basato sull’identificazione dell’RNA virale nel materiale ottenuto dal tampone rino-faringeo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta attualmente valutando circa 200 nuovi test rapidi basati su differenti approcci e che sono stati portati all’attenzione dell’Agenzia; i risultati relativi a quest’attività di screening saranno disponibili nelle prossime settimane. In attesa di questi risultati, il CTS ribadisce che l’approccio diagnostico standard e internazionalmente accettato rimane quello basato sulla ricerca dell’RNA virale nel tampone rino-faringeo.
Il CTS ritiene indispensabile la conduzione di valutazioni comparative tra i risultati ottenibili attraverso l’impiego dei tamponi e i test rapidi nell’ambito di studi rigorosamente condotti e condivide con le Regioni la disponibilità a fornire suggerimenti nel merito.
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