Home » Covid-19, Catania: al via la terapia riabilitativa respiratoria al Policlinico Rodolico-San Marco

L’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Gaspare Rodolico – San Marco di Catania ha lanciato un importante progetto di terapia riabilitativa respiratoria per i pazienti affetti da infezione e polmonite interstiziale da Covid-19. Ne parliamo con Nunzio Crimi, Direttore della Pneumologia del Policlinico.


TERAPIA RIABILITATIVA RESPIRATORIA: QUALI SONO I DANNI DEL COVID-19 ALL’APPARATO RESPIRATORIO?

Il Covid-19 è una patologia che colpisce principalmente il polmone e può portare ad un effetto acuto più o meno grave in relazione alla gravità dell’infezione. La compromissione del polmone è tanto più grave quanto maggiore è il danno provocato dall’infezione stessa, ma la malattia può coinvolgere anche altri organi, come il cuore, il sistema nervoso e il sistema vascolare.

La fase acuta della malattia può comportare gravi alterazioni della funzione polmonare e, in alcuni casi, anche alla necessità di terapia intensiva, rianimazione e intubazione del soggetto. Anche dopo la fase acuta, molti pazienti possono presentare strascichi respiratori e motori dovuti all’allettamento prolungato e alla debolezza muscolare.

TERAPIA RIABILITATIVA RESPIRATORIA: I DANNI ALL’APPARATO RESPIRATORIO PROVOCANO ALTRI PROBLEMI?

Oltre alle alterazioni permanenti della funzione respiratoria ma soprattutto dei segni diffusi di fibrosi polmonare: il tessuto respiratorio colpito dall’infezione perde le proprie caratteristiche e la propria struttura normale, diventando rigido e poco funzionale, molti pazienti affetti da Covid-19, a causa della paura dell’esito della loro malattia, possono avere fenomeni di carattere psichico come la depressione e l’ansia. Questo complica una gestione diversa dei pazienti, occorre  tenere conto della complessità del loro quadro clinico.

A CHI SI RIVOLGE LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA POST COVID-19?

Si rivolge a pazienti con difficoltà respiratorie dopo l’infezione da Covid-19. In particolare, il progetto è rivolto ai pazienti che, a distanza di tempo dall’infezione, continuano ad avere difficoltà respiratorie, soprattutto allo sforzo, e che sono limitati nelle loro attività quotidiane. La maggior parte di loro recupera in 3-4 settimane, il 15-20% lamenta sintomi per tempi più prolungati tra le 4-12 settimane. Il processo si avvale del supporto dei fisioterapisti e della tecnologia.

IN COSA CONSISTE IL PROGETTO DI RIABILITAZIONE RESPIRATORIA DEL POLICLINICO RODOLICO- SAN MARCO?

Il progetto di terapia riabilitativa respiratoria al Policlinico si concentra sulla fase post-acuta della malattia e sulla riabilitazione. Consiste in due fasi: una prima fase intraospedaliera, al reparto di pneumologia, dove vengono curati i pazienti nella fase acuta della malattia, e una seconda fase di riabilitazione extraspitaliera.

La riabilitazione extraospedaliera si concentra sulla riabilitazione respiratoria, motoria e psicologica dei pazienti. In particolare, si punta a migliorare la funzione polmonare dei pazienti e a riportarli ad una vita quotidiana attiva. E’ stato possibile grazie alla donazione di un privato.

COME AVVIENE LA RIABILITAZIONE DEI PAZIENTI?

Il percorso riabilitativo può variare a seconda della gravità della malattia e dei sintomi del paziente. È importante continuare la riabilitazione per tutto il tempo necessario per garantire la completa ripresa. Essa si concentra principalmente sui muscoli respiratori, come il diaframma e la gabbia toracica, che sono determinanti per la funzione polmonare.

Una corretta ventilazione polmonare aiuta il soggetto a respirare meglio e ad aumentare la funzione polmonare. Durante il periodo di degenza in ospedale, i pazienti svolgono esercizi respiratori per favorire la ventilazione polmonare. Una volta superata la fase ospedaliera, si può iniziare con una minima attività motoria, come il tapis roulant e la cyclette, per favorire il recupero del tono muscolare delle gambe.

Successivamente, i pazienti vengono valutati nella funzione polmonare attraverso esami specifici, come la spirometria e la diffusione dei gas nel sangue.

IL PROCESSO DI RIABILITAZIONE CONTINUA AL DI FUORI DELL’OSPEDALE?

Dopo aver fatto gli esami per valutare i cambiamenti nello stato di salute,  viene avviato un percorso riabilitativo in telemedicina, attraverso una piattaforma dedicata, per consentire ai pazienti di seguire gli esercizi da casa sotto la guida dei fisioterapisti.

Attraverso questo sistema, i pazienti possono controllare la saturazione dell’ossigeno durante gli esercizi, e se necessario, utilizzare l’ossigeno supplementare. Ovviamente, i pazienti che partecipano alla riabilitazione in telemedicina devono avere un computer o un iPad con accesso a Internet e la dimestichezza nell’uso della tecnologia.

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