In Italia, circa il 15% delle persone con diabete incorre una volta nella vita in un’ulcerazione del piede, meglio conosciuta come condizione del piede diabetico. Come si riconosce e come si cura? Ne parliamo con Roberto Da Ros, responsabile scientifico dei percorsi formativi Piede Diabetico AMD, Associazione Medici Diabetologi.
COS’È IL PIEDE DIABETICO?
Il piede diabetico è una condizione particolarissima delle persone che soffrono di diabete. È una delle complicanze del diabete che mette insieme due diverse condizioni: l’interessamento dei nervi in quello che viene chiamato con il termine scientifico neuropatia periferica e una tendinopatia periferica, un deficit della vascolarizzazione del piede che prevede l’afflusso ridotto di sangue al piede.
Queste due complicanze possono presentarsi singolarmente oppure insieme e vanno a caratterizzare il piede diabetico. Questo deficit è sia vascolare sia tendineo e può predisporre all’evoluzione in ferite, lesioni e ulcere.
COME SI VALUTA IL PIEDE DIABETICO?
Il piede diabetico dovrebbe essere sottoposto a valutazione annuale. Lo scopo è quello di verificare, appunto, l’insorgenza di due di queste due complicanze. Nel caso in cui una delle due sia presente, i controlli dovranno essere più ravvicinati, ad esempio, ogni 6 mesi se presente una sola, ogni 3 mesi se sono presenti entrambe.
Il piede diabetico diventa a rischio quando sono presenti queste complicanze ed è proprio per questo motivo che i controlli diventano più ravvicinati. Sono importanti anche le azioni preventive, i consigli e l’educazione terapeutica del paziente.
COME DIAGNOSTICARE IL PIEDE DIABETICO: PREVENZIONE E GESTIONE DELLE COMPLICANZE
Il controllo metabolico è fondamentale per la gestione del diabete e per prevenire le complicanze. Tra queste, la neuropatia è una delle complicanze più comuni e che risente di più dal controllo metabolico.
È stato dimostrato che mantenere dei livelli di glicemia nella norma previene l’insorgenza di questa complicanza in maniera molto efficace. Inoltre, le indicazioni date a livello di emoglobina glicata e i valori del digiuno post-prandiali sono utili per prevenire l’insorgenza delle complicanze. Una volta che le complicanze sono presenti, è importante prestare attenzione ai propri piedi.
Infatti, il piede diabetico è una complicanza grave che può portare a gravi problemi di salute se non diagnosticata e gestita in modo corretto.
MA COME SI DIAGNOSTICARE IL PIEDE DIABETICO?
Innanzitutto, è importante sottoporsi a regolari controlli del piede. In caso di ferite, infiammazioni o calli persistenti, è importante consultare il proprio medico diabetologo o un podologo esperto in piede diabetico. Inoltre, è importante tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue e mantenere una corretta igiene del piede.
In questo modo, si riduce il rischio di sviluppare lesioni o infezioni che possono portare a gravi complicanze. In sintesi, la prevenzione e la gestione delle complicanze del diabete sono fondamentali per garantire una buona qualità di vita ai pazienti affetti da questa patologia. Prestare attenzione ai propri piedi e sottoporsi a controlli regolari sono azioni importanti per diagnosticare e gestire il piede diabetico in modo corretto e tempestivo.
COSA SONO L’ULCERA NEUROPATICA E L’ULCERA ISCHEMICA?
Il piede diabetico rappresenta una delle complicanze più frequenti nelle persone affette da diabete, ed è caratterizzato dalla presenza di ulcere che possono essere neuropatiche o ischemiche. L’ulcera neuropatica è causata dalla perdita di sensibilità del piede, che porta a una maggiore suscettibilità a traumi e lesioni.
Queste ulcere spesso si manifestano sulla pianta del piede o sulle dita, e sono caratterizzate da una superficie pulita e priva di infezioni. Al contrario, l’ulcera ischemica è causata da un ridotto afflusso di sangue al piede, e di solito si verifica sul tallone o sulla punta del piede. Queste lesioni spesso sono profonde e dolorose, e possono essere accompagnate da infezioni.
COME AVVIENE LA DIAGNOSI DELL’ULCERA NEUROPATICA E DELL’ULCERA ISCHEMICA?
Per diagnosticare correttamente queste lesioni, è importante sottoporsi a degli accertamenti specifici. Il primo passo è lo screening del piede, che prevede dei semplici esami come il test per la sensibilità e il test per la vascolarizzazione, che consistono rispettivamente nell’appoggiare un filamento sulla pianta del piede e nel valutare la presenza dei polsi.
Nel caso in cui questi test evidenzino la presenza di lesioni, si può procedere con esami strumentali come l’ecodoppler, che permette di mappare con precisione la vascolarizzazione periferica. La corretta diagnosi e la presa in carico del paziente sono fondamentali per prevenire le complicanze e per garantire una corretta gestione del diabete.
Per questo motivo, l’Associazione Medici Diabetologi ha avviato nuovi percorsi formativi per la formazione degli specialisti, al fine di garantire un approccio sempre più efficace alla gestione del piede diabetico.
COME AVVIENE LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELLA DIAGNOSI DEL PIEDE DIABETICO?
La certificazione delle competenze è un importante aspetto nel settore medico, in quanto garantisce la qualità e l’efficacia delle prestazioni. Nel caso della diagnosi del piede diabetico, la certificazione delle competenze è fondamentale per garantire la gestione adeguata dei pazienti affetti da questa patologia.
La certificazione delle competenze viene svolta attraverso quattro momenti di formazione a distanza, organizzati dalla società scientifica AMD, che si concentrano sull’intero percorso del piede diabetico, dalla fase di screening alla gestione dei casi più complessi.
Ogni fase è suddivisa in circa dieci tematiche, in modo da fornire un percorso completo che analizza le situazioni di screening e di valutazione del rischio del paziente, oltre a fornire le procedure necessarie per la diagnosi e la terapia adeguata per le persone che presentano già lesioni o ulcerazioni.
Per il medico diabetologo, la formazione e la certificazione delle competenze sono di fondamentale importanza per garantire la qualità delle prestazioni offerte ai pazienti affetti da questa patologia. La certificazione finale, che può essere ottenuta solo dopo il superamento dell’esame finale, attesta la competenza del medico diabetologo nella gestione del piede diabetico, garantendo un alto livello di qualità delle prestazioni.
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