I crampi alle gambe sono un disturbo molto comune, vediamo da cosa dipendono e come prevenirli, se non si tratta di un sintomo legato ad una patologia.
di Melania Sorbera
I crampi sono spasmi improvvisi e dolorosi che si verificano a carico della muscolatura. Interessano maggiormente la zona muscolo scheletrica del polpaccio, occasionalmente la pianta dei piedi o delle cosce. Le cause, generalmente, sono dovute ad un’eccessiva disidratazione dell’organismo o ad un intenso affaticamento fisico.
Quando si verificano i crampi?
Crampi notturni si verificano anche in età avanzata, durante il terzo trimestre di gravidanza o tra le persone con i piedi piatti. A volte sono sintomi di una vera e propria patologia. Ad esempio quando insorgono mentre si cammina o si salgono le scale, potrebbe trattarsi della cosiddetta Claudicatio intermittens, una malattia arteriosa periferica.
Quando si soffre di trombosi venosa, accompagnata da un senso di debolezza, gonfiore, arrossamento e sensazione di calore diffuso alla gamba. Crampi notturni alle gambe possono manifestarsi anche in presenza di diabete, morbo di Parkinson, anemia, disfunzione tiroidea con ipotiroidismo, insufficienza renale, cirrosi, diarrea, uso di diuretici, squilibri elettrolitici, alcolismo, uso di contraccettivi orali o terapia ormonale sostitutiva.
In quali casi rivolgersi al medico?
Quando i crampi compaiono troppo spesso o sono accompagnati da tachicardia, febbre, malessere generale, difficoltà respiratorie, gonfiore delle gambe o delle caviglie, rossore o calore nell’area interessata. Nei casi in cui i crampi non sono sintomi di altro, alcuni accorgimenti potrebbero evitarne la comparsa. Ad esempio non bisogna praticare diete chetogeniche: sono povere di glucidi e tendono a far “svuotare” i muscoli di glicogeno. Questa carenza è uno dei fattori principalmente responsabili dei crampi perché aumentano la filtrazione renale, cioè l’escrezione di acqua e sali minerali con le urine, favorendo la disidratazione; assumere farmaci predisponenti, eccedere col dosaggio o ignorarne gli effetti.
Attenzione quindi ai diuretici, nifedipina, cimetidina, salbutamolo, statine, terbutalina, litio, clofibrati, penicillamina, fenotiazina ed acido nicotinico o niacina. Bisogna programmare gli allenamenti tenendo conto del tempo di recupero; praticare stretching regolarmente, specie dopo l’attività fisica; eseguire il riscaldamento muscolare prima delle prestazioni; nel periodo invernale coprire adeguatamente i muscoli; assumere chinina.
Occorre inoltre, non dimenticare l’importanza dell’acqua o dei liquidi soprattutto nei mesi estivi; integrare alimenti che contengono potassio, sodio, magnesio, calcio e vitamine del gruppo B, utili a prevenirne l’insorgenza.
Quali farmaci utilizzare contro i crampi?
Gli unici farmaci utilizzati contro i crampi e gli spasmi muscolari sono i miorilassanti. Rilassano la muscolatura scheletrica e liscia. Per i crampi vengono solitamente utilizzati quelli a uso topico, che agiscono sul sistema nervoso centrale come: Tiocolchicoside (ad esempio Muscoril®, Miotens®). Anche le benzodiazepine hanno un effetto miorilassante.
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