Con il “caso uno” in Piemonte è iniziata, dunque, in Italia la seconda ondata di peste suina africana, dopo quella del 1978 che ha colpito la Sardegna. Primi stop alle esportazioni di salumi e carni suine made in Italy da parte di Cina, Giappone, Taiwan e Kuwait. A queste si aggiungono le prime restrizioni anche dalla vicina Svizzera. Che implicazioni comporta tutto ciò?
Ne parliamo con Maurizio Arosio, presidente Federcarni e Marco Tassinari, professore di Zootecnica Generale e miglioramento genetico, Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna.
Aggiungi un commento