Home » Coronavirus Sicilia: Musumeci pronto a emettere nuova ordinanza con misure restrittive

Musumeci: “L’aumento dei contagi impone ulteriori misure restrittive che avremmo potuto evitare se ci fosse stata una maggiore responsabilità collettiva. Purtroppo gli appelli alla prudenza che abbiamo lanciato non hanno sortito particolare effetto”


Palermo, 26 Settembre 2020

ll Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato che a breve sarà emessa una nuova ordinanza per contenere i contagi da Covid-19 in Sicilia.

Ancora non posso essere esplicito sulla nuova ordinanza. E’ chiaro che l’aumento dei contagi impone ulteriori misure, misure restrittive, che potremmo evitare, che avremmo potuto evitare se ci fosse stata una maggiore responsabilità collettiva. Purtroppo gli appelli alla cautela, alla prudenza che abbiamo lanciato negli ultimi mesi, non hanno sortito particolare effetto, e tuttavia si tratta di misure che servono a richiamare al senso di responsabilità la comunità siciliana, non misure che possano penalizzare le attività economiche, quella è l’ultima cosa a cui vorremmo pensare perché la nostra terra è in ginocchio e davvero abbiamo bisogno di guardare alla ripresa piuttosto che a ulteriori misure. Ma come sapete in questo caso è il virus che decide e non la politica, cioè è l’unico caso in cui la politica guarda ai numeri perché se il virus torna, speriamo non virulento, allora occorre che chi ha il compito di tutelare la salute dei cittadini, e in questo caso lo Stato ha affidato ai Presidenti di Regione il compito di farlo, deve adottare le necessarie misure.

E’ chiaro che in estate abbiamo suggerito l’opportunità di tenere le mascherine fuori e per un certo periodo anche l’obbligo, poi un Dpcm ha tolto l’obbligo delle mascherine e noi ci siamo adeguati, ma abbiamo assistito a degli assembramenti davvero inconcepibili. Ancora oggi questa condizione si presenta e allora dobbiamo intervenire. Giovani e meno giovani, tutti abbiamo il dovere di osservare cautela e prudenza.

Ricordiamoci che in Italia abbiamo registrato 36.000 morti, sono più della metà di tutti i morti civili della Seconda Guerra Mondiale fino all’armistizio, quindi è chiaro che, pur non vedendo i cadaveri ai bordi delle strade, dobbiamo tenere conto che questo è un virus che uccide in maniera lenta ma inesorabile“.

E’ quanto di chiara il governatore siciliano, Nello Musumeci.

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