Home » Come valutare le patologie dell’invecchiamento in epoca Covid-19

Come affrontare l’invecchiamento e le patologie ad esso legate? Dopo i due anni di pandemia appena trascorsi ci vuole un nuovo metodo. Ne parliamo con Alberto Pilotto, presidente SIGOT, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio e direttore del Dipartimento Area cure Geriatriche, Ortogeriatria e Riabilitazione degli Ospedali Galliera di Genova.


INVECCHIAMENTO: IN CHE MODO LA PANDEMIA DA COVID-19 HA CAMBIATO IL MONDO DELLA GERIATRIA?

Il 2020 ha visto la conversione di oltre l’80% delle strutture di geriatria sul territorio nazionale in strutture per la gestione della pandemia, con l’assistenza diretta o indiretta di pazienti anziani infetti.

Questo ha portato ad una crescita importante di conoscenze e know-how che i geriatri hanno maturato nell’approfondimento delle caratteristiche della malattia, delle sue conseguenze a breve e lungo termine e delle relative risposte terapeutiche.

La pandemia ha anche evidenziato la fragilità dell’anziano di fronte ad eventi stressanti come l’infezione virale, ma allo stesso tempo ha messo in luce la capacità di resilienza di alcuni anziani, che sono riusciti a reagire in maniera positiva di fronte all’evento negativo.

INVECCHIAMENTO: IN CHE MODO È CAMBIATA LA METODOLOGIA CHE VALUTA LA SALUTE DEGLI ANZIANI?

Per comprendere meglio l’anziano fragile o resiliente, è necessario adottare una metodologia che valuti non solo lo stato di salute, ma anche la capacità di manutenzione della salute e della qualità della vita.

In questo modo, i geriatri possono fornire una migliore assistenza medica e migliorare la qualità di vita degli anziani. La sensibilizzazione verso la vaccinazione e la valutazione dell’anziano fragile o resiliente sono solo alcuni dei temi importanti che sono stati messi in luce da questa esperienza.

COME DEVE ESSERE VALUTATA LA SALUTE DELL ANZIANO DOPO IL COVID-19?

Negli ultimi trent’anni, il mondo della geriatria ha proposto il concetto di valutazione multidimensionale per determinare lo stato di salute degli anziani. Questo approccio considera tutti gli aspetti della vita di una persona anziana, tra cui la funzionalità, la cognizione, la nutrizione, la mobilità, la situazione psicologica, emotiva, sociale ed economica.

Durante la pandemia COVID-19, è diventato evidente quanto sia importante valutare gli anziani in modo completo e multidimensionale per garantire la loro salute e benessere.

La Società di Geriatria ospedale-territorio, insieme alla Società Europea di Medicina Geriatrica coinvolgendo l’Istituto Superiore di Sanità e altre società scientifiche nazionali, ha messo a punto un percorso standardizzato di valutazione multidimensionale dell’anziano per garantire una conoscenza precisa delle condizioni della persona anziana.

IN COSA CONSISTE L’APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE DELLA SALUTE DELL’ANZIANO?

L’approccio multidimensionale alla valutazione della persona anziana è fondamentale per avere un quadro completo della sua situazione di salute e di fragilità. Questo approccio non deve limitarsi solo all’ambito ospedaliero, ma deve coinvolgere anche il territorio, garantendo la continuità dell’assistenza.

Si è dimostrato efficace nell’individuazione degli interventi che non solo mirano a trattare la malattia, ma anche a migliorare la funzionalità, l’assistenza, la cognizione, la nutrizione e l’appropriatezza dei trattamenti farmacologici.

Il percorso multidimensionale permette di valutare il grado di fragilità, il rischio di fragilità e la capacità di resilienza della persona anziana. Queste informazioni sono fondamentali per tracciare il suo percorso di cura e di assistenza e per garantire la continuità dell’assistenza.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLE LINEE GUIDA?

L’obiettivo principale delle linee guida sulla valutazione multidimensionale della persona anziana è quello di definire, sulla base della letteratura scientifica mondiale, le basi operative da un punto di vista pratico. Dovrebbero essere utilizzate da tutti gli attori professionisti della salute che si occupano dell’assistenza dell’anziano, dalla fase acuta ai reparti ospedalieri di geriatria fino al territorio e alle RSA.

In questo modo, si può garantire un approccio comune, un linguaggio comune e un’assistenza comune, riducendo la frammentazione e la disuguaglianza nell’assistenza all’anziano.

IN CHE MODO LA TECNOLOGIA PUÒ AIUTARE L’ANZIANO?

La tecnologia può veramente aiutarci, ma bisogna migliorare alcuni aspetti come l’ubiquità, la rete e la solidità delle linee di collegamento, che rendono più difficili alcune zone più disagiate. Tuttavia, la possibilità di avere dei contatti anche a distanza con le persone anziane in ambito sanitario è cruciale.

Negli ultimi due anni sono stati sviluppati molti programmi di telemedicina che hanno dato risultati eccellenti, soprattutto nell’ambito della cardiologia, dell’omologia o dell’ecologia. Coniugare il nuovo approccio multidimensionale con il nuovo approccio tecnologico e portarlo a casa dell’anziano è un aspetto che non è più futurista, ma è presente e necessario.

È un momento storico importante per garantire una crescita sostanziale di vicinanza del mondo sanitario alla persona anziana, che ha ricevuto una grande attenzione negli ultimi tempi.

COME GARANTIRE UN INVECCHIAMENTO DI QUALITÀ ALL’ANZIANO?

E’ necessario un percorso in attività, un invecchiamento attivo e in buona salute. I pilastri fondamentali per un invecchiamento attivo e in buona salute sono: attività fisica, stimolazione cognitiva, controllo delle malattie croniche, prevenzione e interazione sociale. È importante sottolineare l’importanza dell’alfabetizzazione digitale per garantire l’accesso alle tecnologie anche per gli anziani, migliorando la loro qualità di vita e la loro salute.

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