Home » Come riconoscere l’occhio pigro?

Se l’ambliopia, nota anche come “occhio pigro” non viene intercettata e trattata precocemente il rischio di perdere la vista è elevato e non sarà possibile intervenire successivamente per recuperarne la funzione. Come fare a riconoscere e curare l’occhio pigro? Ne parliamo con Roberto Magni, oculista esperto in oftalmologia pediatrica, presidente dell’associazione Progetto Elisa per la prevenzione dell’ambliopia.


COS’È E QUALI SONO I SINTOMI DELL’AMBLIOPIA?

L’ambliopia, comunemente nota come “occhio pigro“, è una condizione oftalmica che può influenzare seriamente lo sviluppo della visione nei bambini. Uno dei maggiori problemi è che spesso non presenta segni evidenti.

Poiché colpisce principalmente un solo occhio, il bambino può continuare a vedere bene con l’altro occhio, mascherando così il problema. Di conseguenza, può essere difficile per i genitori e i nonni riconoscere i sintomi  senza una visita specialistica.

QUALI SONO I SEGNALI AI QUALI BISOGNA PRESTARE ATTENZIONE?

Eventuali segnali che potrebbero indicare la presenza di ambliopia sono:

  • Occhio che devia o si incrocia in modo anomalo;
  • Difficoltà nel percepire la profondità o la distanza;
  • Visione offuscata o scarsa in un occhio;
  • Strabismo evidente;

QUALI SONO LE CAUSE DELL’AMBLIOPIA

L’ambliopia si sviluppa principalmente a causa di difetti visivi significativi che impediscono lo sviluppo corretto della vista. Questi difetti possono includere miopia, ipermetropia o astigmatismo. Se uno degli occhi presenta un difetto visivo che ostacola la visione, il cervello tende a ignorare le informazioni provenienti da quell’occhio, concentrandosi invece sull’occhio sano.

QUANTO È IMPORTANTE LA DIAGNOSI PRECOCE?

Poiché i sintomi dell’ambliopia possono essere difficili da individuare, è fondamentale effettuare una visita oculistica il più presto possibile. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono migliorare notevolmente le prospettive di recupero della vista e prevenire complicazioni a lungo termine.

È consigliabile che tutti i bambini siano sottoposti a una visita oculistica regolare prima dell’inizio della scuola, intorno ai 6 anni di età.

COME AVVIENE LA DIAGNOSI?

Fortunatamente, esistono attrezzature specializzate che consentono una diagnosi oggettiva dell’ambliopia senza entrare nello spazio privato del bambino. Queste apparecchiature, introdotte sul mercato nel 2006, consentono di rilevare con precisione la presenza di difetti visivi anche a un metro di distanza. Ciò facilita la diagnosi precoce, consentendo di intervenire prima che i sintomi si manifestino.

QUAL È LA FASCIA IDEALE PER LO SCREENING DELLA VISTA?

È stato dimostrato che la fascia d’età ideale per lo screening è intorno ai 10 mesi di età. A questa età, la vista del bambino è più stabile e definitiva, consentendo una diagnosi più precisa. Tuttavia, il controllo dei bambini può iniziare anche prima, ad esempio a sei mesi di età, per garantire un monitoraggio completo della loro salute visiva. Se non viene trattata in modo adeguato, l’ambliopia può portare a una compromissione permanente della vista.

IN COSA CONSISTE LA TERAPIA?

La terapia è relativamente semplice: indirizzare i bambini a una visita oculistica e prescrivere gli occhiali, se necessario. Oggi, esistono montature estremamente carine e adatte ai bambini di meno di un anno, rendendo più agevole l’accettazione degli occhiali da parte dei piccoli pazienti.

Il recupero della capacità visiva può variare a seconda del caso, ma se la terapia viene iniziata precocemente, il recupero è immediato. In casi più gravi, come quelli trattati a un’età più avanzata, il recupero può richiedere diversi mesi.

QUANTO È IMPORTANTE LA PREVENZIONE DELL’AMBLIOPIA?

La prevenzione e il trattamento precoce sono fondamentali per evitare che l’ambliopia si sviluppi ulteriormente. Prima delle iniziative in ambito ospedaliero, spesso i bambini venivano intercettati solo intorno ai 4 o 5 anni di età, quando la condizione era già più difficile da trattare. In passato, venivano utilizzati metodi come l’occlusione con la benda per correggere l’occhio pigro, ma questi richiedevano cure prolungate e non erano sempre efficaci.

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