Home » Come prevenire i tumori urologici maschili

I tumori urologici  sono stati considerati per lungo tempo un tabù. Negli ultimi anni la maturazione di un approccio psico-sociale diverso ha permesso il diffondersi di una cultura della prevenzione e della diagnosi precoce. La campagna di sensibilizzazione parte dalla LILT di Catania. Ne parliamo con Giorgio Russo, professore di Urologia dell’ Università di Catania.

 

TUMORI UROLOGICI

I tumori urologici maschili coinvolgono prostata, vescica, rene e testicoli. In particolare il tumore alla prostata e il tumore al testicolo, rappresentano una preoccupazione per la salute sessuale maschile e la salute in generale. La prevenzione, lo screening e la diagnosi precoce sono fondamentali per identificare le malattie nel modo più tempestivo possibile.

 

QUANDO FARE LA PRIMA VISITA UROLOGICA?

Per il tumore alla prostata, il primo tumore per incidenza in Italia e nel mondo, si suggerisce di effettuare una prima visita urologica a partire dai 50 anni di età. L’esame del digito rettale e il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) sono test utilizzati per identificare eventuali alterazioni prostatiche.

 

NOVITÀ NELLA DIAGNOSI E NELLA CURA DEI TUMORI UROLOGICI

Recentemente, sono state introdotte nuove tecniche di imaging come la risonanza magnetica per identificare lesioni primordiali. Inoltre, la chirurgia mini-invasiva robotica e la sorveglianza attiva sono tecniche innovative utilizzate per ridurre al minimo gli effetti collaterali nel paziente e per seguire la malattia nel tempo senza doverla trattare.

 

LA PREVENZIONE COME STRUMENTO FONDAMENTALE DEL TUMORE ALLA PROSTATA

I tumori urologici rappresentano una patologia importante per la salute dell’uomo, ma la prevenzione e lo screening possono essere fondamentali per identificare queste malattie in modo precoce. In particolare, il tumore alla prostata è il tumore più frequente tra gli uomini e la prima visita urologica è consigliata a partire dai 50 anni. La visita urologica prevede anche l’esplorazione del digito rettale e il dosaggio del PSA come esami di base.

Nella diagnosi del tumore alla prostata, sono disponibili nuovi marcatori e tecniche di imaging, come la risonanza magnetica, che possono identificare lesioni primordiali. Anche le nuove tecniche chirurgiche, come la chirurgia robotica, possono ridurre gli effetti collaterali nel paziente.

Inoltre, la sorveglianza attiva è una soluzione alternativa di trattamento per il paziente con una malattia minima e non dolorosa, che può essere seguita nel tempo senza dover essere trattata.

Anche lo stile di vita può avere un ruolo importante nella prevenzione delle patologie prostatiche, ad esempio evitando una dieta eccessiva di grassi e proteine.

Un altro tumore ricorrente negli uomini è il tumore al testicolo, ma fortunatamente è curabile in quasi il 99% dei casi. L’autopalpazione del testicolo è un metodo semplice per individuare eventuali fastidi che potrebbero essere segnali di una patologia.

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