Home » Come gestire la psoriasi lieve e moderata

La psoriasi colpisce l’80% dei pazienti in forma lieve e moderata ma sono proprio questi pazienti a non seguire adeguatamente la terapia. Come gestire questa patologia? Ecco i consigli di Alessandro Martella, presidente AIDA “Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali”.


QUALI SONO I SINTOMI DELLA PSORIASI IN FORMA LIEVE E MODERATA?

I sintomi in forma lieve e moderata sono simili a quelli della forma più grave, ma le manifestazioni cutanee sono meno estese. La localizzazione tipica della psoriasi nella forma classica è a livello dei gomiti, delle ginocchia e della regione lombo-sacrale, ma può anche manifestarsi in altre parti del corpo, come il cuoio capelluto.

Il sintomo più comune della psoriasi è il prurito, che può essere molto fastidioso e influire sulla qualità della vita del paziente. Tuttavia, è importante capire che la psoriasi non è solo un problema estetico, ma una manifestazione cutanea di un processo infiammatorio sistemico cronico che riguarda l’intero organismo.

LA DIFFICOLTÀ A SEGUIRE LA TERAPIA

Uno dei principali ostacoli alla cura della patologia è la difficoltà dei pazienti a seguire la terapia prescritta. La mancanza di aderenza alla terapia, nota come “compliance”, è un problema comune tra i pazienti affetti da psoriasi. Le ragioni per la mancanza di aderenza alla terapia possono essere molteplici, tra cui la percezione errata della patologia come un problema estetico e la complessità della terapia stessa.

Inoltre, il trattamento della psoriasi è spesso a lungo termine, richiede costanza e la perseveranza nel seguire la terapia. Esistono diversi trattamenti per la psoriasi, che variano in base all’entità del problema.

È importante ricordare che è una patologia cronica e recidivante, che richiede un trattamento a lungo termine per gestirla efficacemente. Ripetere il trattamento nel tempo è essenziale per prevenire le ricadute.

COMORBIDITÀ: PERCHÉ È IMPORTANTE SOTTOPORSI A CONTROLLI REGOLARI

La psoriasi è una malattia cronica della pelle che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Anche se spesso è considerata solo una patologia cutanea, può essere associata ad altre malattie sistemiche, aumentando il rischio di comorbilità.

È importante sottolineare che non tutte le persone con psoriasi svilupperanno comorbilità, ma occorre sottoporsi a esami di controllo per individuare eventuali patologie associate. Inoltre, la presenza di psoriasi può essere un indicatore di altri problemi di salute, come patologie cardiovascolari o problemi articolari.

Il dermatologo è il professionista più adatto per il primo approccio alla diagnosi e alla cura della psoriasi, allo stesso tempo però, è fondamentale, avere una collaborazione interdisciplinare tra specialisti per garantire il miglior trattamento possibile e prevenire eventuali comorbilità.

La cura della psoriasi non significa solo trattare i sintomi cutanei, ma anche intervenire sulla infiammazione che si manifesta sulla pelle e che può interessare anche le articolazioni e altri organi interni. In caso di una forma più grave di psoriasi, come l’artropatia psoriasica, è fondamentale intervenire tempestivamente per prevenire danni irreversibili.

 TERAPIA DELLA PSORIASI: NOVITÀ E APPROCCIO INDIVIDUALIZZATO

La terapia della psoriasi è un campo in costante evoluzione, con nuovi farmaci e trattamenti che si basano su meccanismi eziopatogenetici specifici responsabili dell’infiammazione della pelle.

L’approccio alla psoriasi non è improvvisato e si basa su linee guida precise, che tengono conto della tipologia della patologia, dell’età e delle condizioni generali di salute del paziente.

Oggi si può intervenire in maniera selettiva su ognuno di questi, utilizzando la terapia topica per le forme lievi e moderate e i farmaci biologici per le forme più gravi. La terapia si basa sulla combinazione di diversi principi attivi e sull’utilizzo di eccipienti specifici, che garantiscono l’assorbimento del farmaco dalla pelle e la sua azione mirata.

FENOMENO DI KELLNER: COME EVITARE LE RIACUTIZZAZIONI

Tra i fattori scatenanti della psoriasi, si trova il fenomeno di Kellner, che provoca la comparsa della patologia nelle zone soggette a traumi, che descrive il comportamento di quei pazienti che richiedono cure per sintomi somatici persistenti ma senza presentare alcuna malattia chiaramente identificabile.

Per evitare le riacutizzazioni, è importante adottare alcune precauzioni, come proteggere la pelle dalle lesioni e idratarla con regolarità.

ALIMENTAZIONE E PSORIASI: UN RUOLO DA NON SOTTOVALUTARE

L’alimentazione può avere un ruolo importante nella gestione della psoriasi, poiché alcuni cibi possono scatenare o peggiorare i sintomi. In generale, è consigliabile seguire una dieta sana, equilibrata e varia, ricca di frutta, verdura, pesce azzurro, vegetali a foglia verde, cereali integrali e povera di grassi saturi e zuccheri.

Un microbioma sano, in generale, ha bisogno di fibre, che si trovano solo negli alimenti vegetali. Se si sta seguendo una dieta ricca di prodotti di origine animale, come latticini, formaggio e carne, assicurarsi di incorporare più cibi ricchi di fibre, come verdure, frutta, fagioli, cereali integrali, noci e semi.

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