Home » Come affrontare un check up post covid

Quali sono gli esiti e danni che l’infezione da SARS-CoV2 può lasicare nel tempo ancora non è chiaro: le conseguenze dipendono dall’impatto della malattia e da altri fattori ancora da chiarire. Ne parliamo con Bruno Restelli, direttore del poliambulatorio e day services del Centro Diagnostico Italiano, di Milano.


CHECK UP POST COVID: QUAL’È IL QUADRO CLINICO DOPO LA GUARIGIONE?

Dopo la guarigione dal COVID-19, molti pazienti manifestano un quadro di infiammazione sistemica che coinvolge diversi apparati, come i polmoni, il cuore, il fegato, i reni e il sistema nervoso. Questo potente quadro infiammatorio può causare un peggioramento delle patologie preesistenti.

QUALI ESAMI FARE PER VALUTARE L’INFIAMMAZIONE POST-COVID?

Per comprendere se l’organismo presenta ancora infiammazioni persistenti dopo il COVID-19, è consigliabile eseguire una serie di accertamenti. Questi includono una TAC polmonare per valutare il sistema respiratorio, esami spirometrici avanzati, un’ecocardiocolordoppler per il sistema cardiovascolare e un’ecografia addominale per valutare il fegato e i reni. Inoltre, una batteria di esami di laboratorio permette di valutare lo stato infiammatorio e il recupero del paziente.

CHECK UP POST COVID: TEMPISTICA PER I CONTROLLI

La tempistica per i controlli post-malattia dipende dalla gravità dell’infezione e dai trattamenti ricevuti. Se i pazienti sono stati ricoverati, i controlli possono essere effettuati a distanza, seguendo un follow-up di 3-6 mesi. In caso di monitoraggio a domicilio, i controlli possono essere eseguiti dopo la negativizzazione. È importante valutare il quadro clinico e adattare la frequenza dei controlli in base alle condizioni individuali.

CHECK UP POST COVID: L’IMPORTANZA DELLA CONSULENZA PSICOLOGICA

Dopo il COVID-19, molti pazienti guariti possono manifestare disagi psicologici. È fondamentale offrire una consulenza psicologica per affrontare eventuali disturbi derivanti dall’esperienza dell’infezione, specialmente per coloro che sono stati ricoverati in terapia intensiva. Anche i soggetti che non sono stati infettati direttamente possono avere problemi neuropsicologici a causa dello stress e delle restrizioni imposte dalla pandemia.

CI SONO DIFFERENZE NEGLI ESAMI TRA DIVERSE FASCE DI ETÀ?

Nei giovani, le manifestazioni del virus sono generalmente meno gravi, ma possono comunque influenzare patologie preesistenti o congenite. I controlli post-malattia dipenderanno dalle condizioni individuali. È importante che tutti, indipendentemente dall’età, adottino comportamenti corretti per ridurre la propagazione del virus e preservare il proprio benessere.

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