Una volontaria del Gruppo Comunione e Liberazione di Siracusa, descrive la sua partecipazione oltre ventennale alla Colletta Alimentare, l’iniziativa del Banco Alimentare, giunta alla sua 25esima edizione.
di Melania Sorbera
“E’ un’esperienza molto intensa“, così Natalia Mamo, volontaria del Gruppo Comunione e Liberazione di Siracusa, descrive la sua partecipazione oltre ventennale alla Colletta Alimentare, l’iniziativa del Banco Alimentare, giunta alla sua 25esima edizione.
Domani, a Siracusa, un gruppo di volontari sarà presente al supermercato “Eurospin“ di via Columba, sia appartenenti al movimento di Comunione e Liberazione, sia simpatizzanti e studenti, naturalmente tutti vaccinati. “Negli anni passati, in tutti i supermercati di Siracusa – spiega Natalia Mamo – sono stati raccolti circa 30 mila chili di merce. Lo scorso anno, purtroppo noi volontari non abbiamo potuto partecipare a causa della pandemia“.
Dell’esperienza, che ricordiamo andrà avanti fino al 10 dicembre in tutta Italia, in modalità diverse, ai volontari resta non solo un buon ricordo ma un segno. “E’ straordinario assistere alla generosità delle persone che sono soprattutto meno abbienti, persone che vivono nel bisogno, persone che hanno poche risorse e che ti colpiscono con il loro gesto. Ecco, secondo me è proprio chi vive nel bisogno che capisce molto bene chi vive nel bisogno – racconta la volontaria di Comunione e Liberazione – questo è intenso. Molti chiedono dove vanno a finire i prodotti che donano, vanno alle famiglie meno abbienti ma esiste anche la consegna porta a porta alle persone bisognose che conosciamo da tempo. Io rispondo che ogni mese vado personalmente a portare la spesa a otto famiglie che hanno bisogno, così faccio da 20 anni. Sono famiglia con le quali poi si instaura un rapporto di amicizia, di stima, di affetto. Conosco le loro difficoltà, li conosco uno ad uno“.
Un gesto di solidarietà a volte salva da situazioni veramente difficili. “Come me, molti altri amici fanno la stessa cosa con altre famiglie. Durante le nostre consegne, assistiamo anche, a volte, ad episodi un po’ pericolosi, tristi, insomma singolari che non ci impediscono, tuttavia, di prestare aiuto“.
I prodotti che si possono donare sono prodotti a lunga conservazione, pasta, omogeneizzati alla frutta, tonno e carne in scatola, olio, legumi, pelati, prodotti per l’infanzia. “Quello che questa esperienza insegna è che tanta gente che ha bisogno e c’è tanto desiderio di immedesimazione nell’altro“, spiega ancora Natalia Mamo.
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