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Cistite post coitale: prevenirla e trattarla

La cistite post coitale o da luna di miele, è un'infiammazione della mucosa della vescica che si presenta dopo un rapporto sessuale. Vediamo di cosa si tratta.

di Melania Sorbera

A soffrire di cistite post coitale sono soprattutto le donne e questo per via della conformazione anatomica del loro apparato sessuale riproduttivo e urinario. Nella donna, infatti, l’uretra è molto più breve rispetto a quella maschile e gli orifizi dell’ano e dell’uretra sono più vicini tra loro, questo può creare delle condizioni sfavorevoli al passaggio di agenti infettivi dagli organi genitali femminili, alla vescica o al primo tratto del colon, provocando un’infiammazione.

Nella maggior parte dei casi la cistite è riconducibile ad un’infezione delle vie urinarie, spesso endogena, dovuta cioè alla proliferazione anomala di batteri della flora intestinale. Quando insorge il giorno dopo o addirittura entro le 72 ore successive ad un rapporto sessuale, potrebbe essere scatenata dal traumatismo meccanico che si verifica a carico di vulva, uretra e vagina, durante i rapporti sessuali appunto. Le microlesioni che si vengono a determinare per l’attrito conducono all’insorgenza di bruciore intimo, senso di pesantezza che, entro pochi giorni, si concretizza nella cistite.

LE CAUSE

Cause concomitanti di questo evento sono: un’insufficiente lubrificazione della mucosa vulvo-vaginale; la contrattura del muscolo elevatore dell’ano durante la penetrazione; un’igiene intima insufficiente; l’alterazioni della flora vaginale; la stitichezza; cure prolungate con antibiotici; abitudine a bere troppo poco; uso di gel spermicidi o del diaframma come anticoncezionale; la presenza di calcoli urinari, il diabete e, negli uomini, l’ipertrofia della prostata e la prostatite batterica cronica.

INSORGENZA DELLA CISTITE

La cistite post coitale è comune anche nelle donne in gravidanza o in menopausa. In genere questa patologia presenta un percorso benigno e curabile al momento, a volte gli episodi, soprattutto se non trattati in tutti i loro aspetti, tendono a cronicizzarsi e ripresentarsi più volte nella stessa persona. Inoltre, se trascurata o sottovalutata, la cistite può coinvolgere gli ureteri o, addirittura, i reni.

L’urinocoltura è utile per isolare il tipo di patogeno responsabile dell’infezione. Quando le urine sono sterili ma la sintomatologia della cistite è presente, potrebbe trattarsi di cistite interstiziale, forma non associata ad un’infezione.

IL TRATTAMENTO

Il trattamento più adatto dipende dalla causa alla base dell’infiammazione. La terapia è in genere basata sull’assunzione di antibiotici. Tra i rimedi naturali ma anche tra i consigli utili per prevenirla vi è sicuramente l’assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno, il consumo del succo di mirtillo o del D–mannosio, uno zucchero semplice estratto dalla corteccia di betulle e larici, efficace nell’ostacolare la proliferazione dei batteri nella mucosa della vescica; lo svuotamento della vescica prima e dopo ogni rapporto sessuale; il lavaggio delle mani prima e dopo il sesso, per non entrare a contatto coi i genitali dopo aver toccato l’ano proprio o del partner.

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