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Ciclo mestruale: quando i dolori sono troppo forti

In prossimità del ciclo mestruale le donne in età fertile possono avere forti dolori al basso ventre, si chiama dismenorrea. Quali sono le cause e come rimediare?

Di Melania Sorbera

La dismenorrea è un disturbo abbastanza diffuso nella popolazione femminile in età fertile. Secondo alcuni studi fino all’80% delle donne avverte dolore e sperimenta un certo disagio prima e durante il ciclo mestruale. Questi dolori o disturbi, in genere, si manifestano qualche giorno prima del ciclo e perdurano fino a qualche giorno dopo la sua scomparsa. Sono sintomi della cosiddetta “sindrome premestruale”. Il sintomo più diffuso è il dolore crampiforme, colico e costante. Può associarsi ad altri disturbi, quali ad esempio: nervosismo, mal di testa, nausea, sbalzi d’umore, stipsi o diarrea, tensione mammaria, capogiri e svenimenti, mal di schiena e lombalgia. In genere, il dolore raggiunge la massima intensità 24 ore dopo la comparsa del flusso mestruale e può protrarsi anche fino a 3 giorni dopo. A essere particolarmente a rischio sono le ragazze adolescenti, quelle che hanno avuto il primo ciclo prima degli 11 anni, le fumatrici, le donne con mestruazioni abbondanti o che hanno un flusso irregolare, quelle che non hanno mai avuto figli e le cui madri soffrono o hanno sofferto di dismenorrea.

I dolori mestruali vengono distinti in dismenorrea primaria e dismenorrea secondaria. Quella più frequente è il primo caso, quando i sintomi dolorosi non riconoscono una causa organica evidente, quando sono di natura idiopatica. I sintomi si attenuano con il passare degli anni e possono scomparire dopo la prima gravidanza. Tra i rimedi per attenuare il dolore vi è prima di tutto l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei; i principi attivi più comuni sono l’ibuprofene e il naproxene, tutti controindicati però in presenza di ulcera peptica. Qualora non vi fossero controindicazioni l’uso della pillola anticoncezionale può rivelarsi efficace nel ridurre l’intensità dei crampi mestruali, fondamentale è l’esercizio fisico costante.

La dismenorrea è un sintomo aspecifico che, quando si tratta di dismenorrea secondaria, può espressione di diverse patologie“, dichiara Lucia Lo Presti, direttore dell’unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Umberto I dell’Asp di Enna. La dismenorrea secondaria insorge, generalmente, in età più tradiva rispetto alla primaria, in questo caso la causa può essere: qualche anomalia o alterazione dei genitali interni, come l’endometriosi, la stenosi della cervice uterina, l’adenomiosi, la malattia infiammatoria pelvica e neoplasie uterine benigne o maligne. Quando si sospetta un’amenorrea di origine secondaria è assolutamente necessario recarsi dal medico specialista per una diagnosi approfondita.

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