La Società Americana di Chirurgia Plastica conferisce ogni anno un riconoscimento a due chirurghi plastici non americani che siano stati in grado di distinguersi all’interno del panorama internazionale.
Il premio è stato assegnato al Prof. Mario Cherubino, Responsabile della Microchirurgia e Chirurgia della Mano dell’Ospedale di Circolo di Varese.
Varese, 2 Ottobre 2019
Ogni anno, la Società Americana di Chirurgia Plastica (ASPS) conferisce un particolare riconoscimento a due chirurghi plastici non americani che siano stati in grado di distinguersi all’interno del panorama internazionale.
Per il 2019, questo prestigioso premio è stato assegnato al Prof. Mario Cherubino, Responsabile della Microchirurgia e Chirurgia della Mano dell’Ospedale di Circolo di Varese, premiato in occasione del meeting americano di chirurgia plastica, appena svoltosi a San Diego “Quando lavoriamo con dedizione, noi Italiani sappiano farci apprezzare nel mondo. – commenta Cherubino – Questo riconoscimento, che ovviamente mi ha lusingato, rappresenta per me anche la conferma che il sistema sanitario pubblico italiano, e varesino in particolare, all’interno del quale io mi sono formato e di cui faccio parte, rappresentino un terreno fertile per sviluppare competenze e abilità che vengono apprezzate in tutto il mondo“.
A conferma della dedizione e dell’impegno, e con l’intento di proseguire la sua crescita personale e professionale, il Prof. Cherubino ha inoltre appena ottenuto un altro importante risultato, a coronamento di un percorso di studi durato due anni: il 15 settembre scorso infatti, presso la prestigiosa Università di Harvard, Mario Cherubino ha conseguito il Master in “Surgical Leadership”.
Si tratta di un percorso formativo innovativo a cui hanno partecipato circa cinquanta chirurghi provenienti da tutto il mondo, selezionati tra gli oltre ottomila aspiranti.
“Frequentavo le lezioni direttamente ad Harvard e tramite videoconferenza dal mio studio all’Ospedale di Circolo. – racconta Cherubino – Sono stati due anni impegnativi, in cui ho imparato molto sulla leadership, il management e la gestione finanziaria, temi che generalmente non vengono affrontati nel percorso di studi medici e nella quotidiana routine lavorativa. Ho avuto modo di capire più a fondo come la sanità di oggi e soprattutto quella di domani impongano delle sfide completamente differenti da quelle che hanno dovuto affrontare i maestri delle precedenti generazioni: accanto alle competenze mediche e chirurgiche, sempre più iperspecialistiche, è fondamentale affiancare una formazione di tipo manageriale, ragione per le quale è bene non farsi trovare impreparati!”.
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