Home » Che cos’è la sorveglianza sanitaria in medicina del lavoro?

La sorveglianza sanitaria nella medicina del lavoro. Prima ancora del testo unico del 2008 la normativa italiana in materia di igiene del lavoro prevedeva l’obbligo per l’azienda di sottoporre a controllo sanitario i lavoratori esposti a rischi per la salute legati alla mansione esercitata.

Oggi rispondiamo ai dubbi dei telespettatori su questo tema. Ne parliamo con Maria Alba Spadafora, responsabile di Medicina del Lavoro dell’Asp di Siracusa.


CHE COS’È LA SORVEGLIANZA SANITARIA?

La sorveglianza sanitaria è un obbligo di legge a carico del datore di lavoro, previsto dal Testo Unico della Legge 81/2008. È un obbligo previsto dalla legge per tutte le aziende che hanno dipendenti. L’obiettivo è prevenire rischi e pericoli per la salute del lavoratore durante l’espletamento della propria mansione.

CHI SONO I LAVORATORI SOTTOPOSTI A SORVEGLIANZA E COME FUNZIONA?

Sono sottoposti a questo obbligo di sorveglianza tutti coloro che operano in ambienti lavorativi ad alto rischio, come quelli chimici o biologici, il lavoro notturno, i minorenni e gli apprendisti.

Il datore di lavoro nomina un medico competente, specializzato in medicina del lavoro, medicina legale o medicina igiene. È il medico competente che effettua le visite mediche preassuntive, periodiche o su richiesta, per valutare l’idoneità del lavoratore e verificare che il suo stato di salute sia compatibile con la mansione svolta.

La visita medica preassuntiva deve essere effettuata 24-48 ore prima dell’inizio del lavoro, mentre quella periodica avviene a cadenza annuale o biennale, a discrezione del medico competente. Inoltre, ogni volta che il lavoratore cambia mansione, deve essere sottoposto a nuova sorveglianza sanitaria.

Uno degli aspetti più importanti della sorveglianza sanitaria è la visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti per legge.

In particolare, la visita medica è obbligatoria nei casi in cui il lavoratore è stato esposto a cancerogeni, come ad esempio l’amianto. La visita viene effettuata quando il lavoratore va in pensione, e ha lo scopo di verificare l’idoneità del lavoratore per la mansione svolta, valutando anche eventuali limitazioni o patologie.

Le visite mediche possono avere esiti diversi, a seconda dell’idoneità del lavoratore. In caso di idoneità completa, il lavoratore viene ritenuto abile a svolgere la propria mansione senza limitazioni. In caso di idoneità parziale con limitazioni, il lavoratore viene ritenuto abile a svolgere la propria mansione, ma con alcune limitazioni e restrizioni specifiche.

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