Celiachia, patologie associate e gluten sensitivity

Celiachia, false diagnosi, patologie associate e gluten sensitivity, ne parliamo con la dottoressa Cinzia D’Agate, responsabile ambulatorio Celiachia – Gastroenterologia del Policlinico di Catania.

CHE COSA È LA CELIACHIA?

La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce principalmente l’intestino, scatenata dall’ingestione di glutine. Negli ultimi decenni, è diventata sempre più diffusa, ma molte diagnosi ancora mancano all’appello. In Italia, si stima che ci siano oltre 206.000 persone affette da celiachia, di cui circa 15.000 nella nostra regione.

La malattia celiaca può manifestarsi in forme classiche nel bambino, ma anche in forme non classiche negli adulti, rendendo la diagnosi più complessa. In Sicilia, esistono centri ospedalieri specializzati che offrono diagnosi e un’adeguata assistenza ai pazienti celiaci.

CENTRI SPECIALIZZATI NELLA DIAGNOSI E GESTIONE DELLA CELIACHIA

È una malattia complessa, ma grazie all’impegno di centri specializzati, è possibile individuare e gestire correttamente questa patologia. In Italia, sono presenti numerosi centri con un’esperienza comprovata nella diagnosi e trattamento della celiachia, offrendo servizi come test genetici, biopsie intestinali e valutazioni nutrizionali.

Tuttavia, è fondamentale rivolgersi a centri certificati per una diagnosi accurata e seguire criteri diagnostici ben definiti. Spesso, pazienti mal consigliati o autodiagnosticati erroneamente intraprendono una dieta senza glutine senza una diagnosi corretta, compromettendo il percorso diagnostico e complicando la gestione della patologia celiaca.

LE FALSE DIAGNOSI E LE SUE CONSEGUENZE

È una condizione seria che può portare a gravi problemi di salute se non diagnosticata correttamente. Purtroppo, le false diagnosi sono un problema importante che può confondere i pazienti e ritardare il trattamento adeguato.

Spesso, i malati di celiachia decidono autonomamente di eliminare il glutine dalla loro dieta, pensando di migliorare la loro condizione. Tuttavia, questa scelta può portare a una gestione errata della malattia e a un peggioramento dei sintomi.

Per evitare tali problemi, è fondamentale seguire alcune raccomandazioni. Prima di tutto, è importante non modificare la propria dieta in modo autonomo prima della diagnosi ufficiale.

QUAL’È L’ESAME PRINCIPE CHE CI PERMETTE DI DIAGNOSTICARE LA PATOLOGIA?

L’esame principale per la diagnosi è la gastroscopia con biopsia dei villi intestinali. Questo esame consente di valutare lo stato dell’intestino e confermare la presenza della malattia celiaca. Durante la gastroscopia, vengono prelevati campioni di tessuto dall’intestino tenue, che vengono successivamente analizzati per verificare la presenza di danni tipici della celiachia.

È importante sottolineare che la celiachia non è una moda, ma una condizione medica seria. Pertanto, è essenziale seguire le linee guida mediche per una diagnosi accurata. Se si sospetta la presenza di celiachia, gli esami degli autoanticorpi possono essere utilizzati come primo screening. Gli autoanticorpi anti-transglutaminasi tissutale (IgA-tTG) sono un test sensibile e specifico con un’accuratezza di circa il 95-98%.

Tuttavia, è importante ricordare che un risultato positivo agli autoanticorpi è solo un sospetto fondato e non costituisce una diagnosi definitiva. Per confermare la presenza della celiachia, è necessario eseguire la gastroscopia con biopsia intestinale. Solo quando si osservano danni ai villi intestinali e infiltrati linfocitari è possibile confermare la diagnosi di celiachia.

LA DIAGNOSI NEGLI ADULTI RICHIEDE UNA VALUTAZIONE DIVERSA?

È importante notare che la diagnosi di celiachia negli adulti richiede la valutazione dei danni intestinali. Questo perché la celiachia è una malattia autoimmunitaria in cui la gliadina, una proteina presente nel glutine, provoca un’infiammazione nell’intestino. Questa infiammazione può portare a sintomi gastrointestinali e ad altri problemi di salute.