Cefalea o mal di testa come malattia sociale. Come funzionano i centri specializzati, è il tema della nuova puntata di Salute Pubblica. In studio, con Rosa Maria Di Natale, il prof. Filippo Brighina, fondatore e responsabile del Centro di Riferimento per la diagnosi e cura delle Cefalee di Palermo. Intervista alla prof.ssa Simona Sacco, docente ordinario Università dell’Aquila, consiglio direttivo SIN – Società Italiana di Neurologia.
CEFALEA CRONICA: DATI E IMPATTO
La cefalea cronica rappresenta un disturbo significativo che colpisce una percentuale considerevole della popolazione mondiale. Secondo uno studio recente condotto dalla Norvegia nei University of Science and Technology, il 52% delle persone ha sperimentato almeno un episodio di cefalea nell’arco di un anno. La micrania colpisce il 14% delle persone, la cefalea di tipo tensivo interessa il 26% e la cefalea cronica, che persiste per 15 o più giorni al mese, colpisce il 4,6% delle persone.
Le donne sono maggiormente colpite rispetto agli uomini, soprattutto per quanto riguarda l‘emicrania e le forme croniche. Questi dati emergono da uno studio che ha analizzato 357 pubblicazioni dal 1961 al 2020 per valutare la prevalenza globale delle cefalee.
La cefalea cronica rappresenta un grave problema a livello mondiale, e i diversi tipi di cefalea possono avere un impatto devastante sulla vita delle persone. L’obiettivo della comunità scientifica è migliorare gli interventi per affrontare in modo più efficace gli attacchi acuti di cefalea.
CEFALEA E CENTRI SPECIALIZZATI: È UNA PATOLOGIA INVALIDANTE?
In Italia, la cefalea cronica è riconosciuta come una malattia sociale invalidante secondo la legge approvata nel 2020. Per ottenere il riconoscimento della cefalea cronica come condizione di disabilità, è necessaria una diagnosi da parte di uno specialista accreditato. In Italia, esistono centri specializzati nella diagnosi e cura delle cefalee, sia pubblici che privati, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.
Una volta che la cefalea cronica è stata diagnosticata per almeno un anno, il professionista può valutarne l’invalidità e avviare l’iter necessario presso l’INPS per ottenere una pensione di invalidità civile.
Abbiamo intervistato la Professoressa Simona Sacco, docente ordinario all’Università dell’Aquila e membro del consiglio direttivo della SIN (Società Italiana di Neurologia), per ottenere ulteriori informazioni. La cefalea tensiva risulta essere la forma più diffusa, probabilmente a causa di fattori come sovraffaticamento psicofisico.
Lo studio menzionato riporta anche una maggiore prevalenza di cefalea tra le donne. Questo può essere spiegato da una combinazione di fattori genetici e ormonali. Le donne hanno una maggiore predisposizione genetica a sviluppare cefalee, e le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale possono fungere da fattori scatenanti.
L’emicrania, in particolare, è stata identificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la malattia che causa maggior disabilità nella fascia di età compresa tra i 20 e i 50 anni.
UNA PATOLOGIA DISABILITANTE CON DIVERSI ASPETTI
La cefalea cronica è una delle principali patologie disabilitanti a livello mondiale, soprattutto nella fascia giovane adulta. Oltre al dolore debilitante che caratterizza gli attacchi periodici, ci sono anche altri sintomi non dolorosi che possono limitare le attività quotidiane.
La sensibilità alla luce, nota come fotofobia, e la difficoltà a tollerare i rumori possono rendere particolarmente difficile lavorare in ambienti come i call center. Nausea, vomito e disfunzioni cognitive associate al dolore sono altri sintomi fastidiosi che possono influire sull’efficienza e sul benessere dei pazienti.
L’ansia anticipatoria è un aspetto importante della disabilità legata alla cefalea cronica. La paura degli attacchi di dolore può rendere difficile pianificare la vita e accettare impegni familiari e lavorativi. Lo stigma sociale associato alla cefalea può aumentare la percezione di vulnerabilità e portare le persone a nascondere la loro condizione, aggiungendo ulteriore pressione e isolamento.
È fondamentale aumentare la consapevolezza sulla cefalea e combattere i pregiudizi ad essa associati. La cefalea è una patologia reale, organica e invalidante che richiede comprensione e supporto da parte della società.
QUALI SONO I CENTRI SPECIALIZZATI PER LA DIAGNOSI E LA CURA?
Le strutture per la cura delle cefalee sono centri specializzati che offrono diagnosi e trattamento per la cefalea cronica. I pazienti possono richiedere una visita presso il Centro Unico delle Prenotazioni (CUP) per essere indirizzati al centro più adatto alle proprie esigenze.
Una volta al centro cefalee, il paziente viene valutato da un team di specialisti, principalmente neurologi, ma anche internisti, farmacologi e altri professionisti con competenza specifica nella gestione delle cefalee. Il team può includere anche infermieri e psicologi per fornire un supporto completo durante la diagnosi e il trattamento.
I pazienti che si rivolgono al centro cefalee possono essere inviati dal medico curante o possono prendere la decisione di consultare direttamente il centro. In entrambi i casi, una valutazione iniziale viene effettuata per determinare la diagnosi più precisa e pianificare il trattamento adeguato.
Il lavoro di filtro svolto dal medico curante e dal CUP contribuisce a garantire che i pazienti vengano indirizzati al centro cefalee in modo appropriato, ottimizzando le risorse e l’efficacia delle cure.
La presenza di un team multidisciplinare nei centri cefalee consente una valutazione completa del paziente e la possibilità di offrire trattamenti specifici, come terapie farmacologiche o supporto psicologico, se necessario.
L’IMPORTANZA DEI CENTRI SPECIALIZZATI PER UNA CURA EFFICACE
Molte persone che soffrono di cefalea cronica spesso si affidano a farmaci sintomatici o all’auto-cura, senza approfittare dei benefici di un centro specializzato. Tuttavia, è cruciale diffondere il messaggio che rivolgersi a un centro specializzato può prevenire la cronicizzazione del disturbo e garantire una gestione adeguata.
Quando i pazienti si rivolgono a un centro cefalee, è importante che vengano valutati da specialisti che possano fornire una diagnosi precisa e individuare la patologia specifica. Questo permette al paziente di comprendere meglio la propria condizione e di affrontare la terapia in modo più efficace.
È comune che i pazienti abbiano una percezione confusa del proprio dolore, ma i centri specializzati sono in grado di distinguere tra diverse forme di cefalea come la cefalea tensiva, a grappolo o emicrania. Ricevere una diagnosi corretta è essenziale per accedere alle cure adeguate e comprendere appieno la propria patologia.
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