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Catania: negativa al Covid la bimba in Ecmo. Presto il trasferimento al CCPM di Taormina

san Marco di Catania
Risultata negativa al test molecolare la bimba di quattro mesi, nata estremamente prematura, colpita dal Covid e sottoposta alla tecnica della circolazione extracorporea pediatrica (Ecmo) all’ospedale San Marco di Catania.

La piccola di appena quattro mesi, nata estremamente prematura, di 27 settimane e appena 800 grammi di peso, colpita dal Covid e sottoposta alla tecnica della circolazione extracorporea pediatrica (Ecmo) nell’Unita Operativa Complessa di Neonatologia e Utin dell’ospedale San Marco, è risultata negativa ai test molecolari.

La bella notizia è stata comunicata al direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Gaetano Sirna, direttamente dal direttore della Neonatologia, Raffaele Falsaperla.

Il direttore Sirna, il primario della Neonatologia con la sua équipe e i colleghi del Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo di Taormina guidato dal cardiochirurgo pediatrico Sasha Agati che ha messo a disposizione la strumentazione trasferendola da Taormina, hanno raggiunto un primo importante risultato dopo la delicata decisione di sottoporre la neonata ad Ecmo, primo caso in assoluto trattato al San Marco. Una scelta coraggiosa e tuttavia necessaria poiché la fragilità dei suoi polmoni non consentiva una risposta alle cure convenzionali.

La neonata, per tutti i 20 giorni in cui è stata positiva al virus, è stata sottoposta a tutte le cure del caso ed è stata monitorata costantemente e amorevolmente dal personale ospedaliero.

La bimba, che rimane in Ecmo, sarà trasferita già questo pomeriggio nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale del CCPM diretta da Enrico Iannace, dove potrà continuare ad essere assistita al meglio, nell’attesa che i suoi piccoli organi si riprendano e possa tornare a respirare in autonomia.

Le condizioni della piccola per il momento restano stazionarie, anche se tra i medici c’è cauto ottimismo dopo questo primo step, nella speranza che presto possa finalmente tornare a casa e ritrovare l’affetto della sua famiglia.

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