Nel tempo, l’approccio diagnostico e terapeutico al cancro del polmone è radicalmente cambiato, e sono cresciute a dismisura tecnologie e modalità di cura che purtroppo non hanno condotto ad un apprezzabile miglioramento della sopravvivenza nonostante il consistente impegno di risorse economiche.
Questo è dovuto al fatto che ancora oggi il cancro del polmone viene diagnosticato troppo spesso nelle sue fasi tardive, negli stadi più avanzati, non chirurgici, nei quali la disponibilità delle nuove terapie oncologiche mediche e radioterapiche ha consentito l’aumento della sopravvivenza ma in misura molto più contenuta rispetto a quello ottenuto in tante altre forme tumorali. Per contro, i costi di queste cure oggi hanno raggiunto la considerevole cifra di oltre 80.000 euro/anno, fenomeno che sta ponendo seri problemi di sostenibilità del SSN.
Di conseguenza, oggi come trenta anni fa il tumore del polmone è rimasto il primo per mortalità per ambedue i sessi, ed è ancora chiamato “big killer”, definizione con la quale questa neoplasia è tristemente conosciuta.
MA QUALCOSA E’ CAMBIATO!
La lievitazione dei costi delle cure oncologiche e la consapevolezza che un Paese moderno e civile deve fare il possibile per contemperare l’esigenza della salvaguardia della salute come bene primario da tutelare con quella della razionalizzazione dei costi per ottenerla, hanno dato una spinta notevole verso la prevenzione primaria (impedire la genesi del cancro) e secondaria (individuazione nelle fasi precoci quando sono elevate le possibilità di cura radicale) dei tumori.
Sono così nate le campagne di prevenzione secondaria, cioè lo screening.
Lo screening è rivolto a soggetti del tutto asintomatici, individuati nella popolazione generale in rapporto al tipo di tumore oggetto della prevenzione.
I principi fondamentali di uno screening sono:
- la massima penetrazione del messaggio di prevenzione della popolazione
- l’individuazione dei soggetti a rischio
- l’individuazione delle tecniche diagnostiche più adatte ad individuare un tumore nelle sue fasi precoci.
- La copertura dei costi dello screening.
Per quanto riguarda il polmone, l’esperienza maturata in oltre 50 anni di tentativi ha condotto a considerare la TC del torace senza mdcv come la tecnica diagnostica più affidabile, sia per la sua capacità di individuare forme tumorali anche di pochi millimetri che per la ampissima diffusione territoriale.
Il problema è che risulta impossibile sottoporre a TC del torace tutta la popolazione generale e da qui la necessità di individuare le categorie di individui che hanno maggiore probabilità di ammalarsi di cancro del polmone.
Tale problema è stato risolto grazie alle progressive conoscenze epidemiologiche ed all’uso dello strumento informatico, che, congiuntamente, hanno consentito l’elaborazione di calcolatori del rischio oncologico per il cancro del polmone, di rapidissima e semplice applicazione.
Il più noto ed affidabile è il test PLCO, utilizzato da quasi tutti i sistemi sanitari internazionali; la sua prima applicazione è stata nel National Lung Screening Trial nordamericano, nel quale ha consentito di ridurre la mortalità del cancro del polmone del 24%, ed oggi è lo strumento utilizzato dalla maggior parte delle organizzazioni sanitarie nei vari Paesi del mondo.
Dal 2016 la Chirurgia Toracica del Papardo ha ottenuto, dalla società scientifica internazionale che lo gestisce, il software PLCO e lo continua ad usare nella pratica ambulatoriale, ottenendo risultati sorprendenti che confermano la validità del metodo. A questo punto è nata l’idea di proporre lo screening del cancro del polmone per la provincia di Messina e dopo tre anni di insistenza abbiamo ottenuto il parere favorevole dell’Assessorato regionale per la Salute ed il finanziamento di uno specifico progetto del Piano Sanitario Nazionale.
Così, FINALMENTE, nel mese di giugno 2022 hanno avuto inizio le attività dello screening del cancro del polmone, che sarà rivolto alla popolazione residente nel territorio della provincia di Messina.
A CHI E’ RIVOLTO LO SCREENING – Il progetto di screening per il cancro del polmone della Provincia di Messina è rivolto ai soggetti di età compresa fra i 50 ed i 75 anni, con anamnesi familiare positiva per neoplasia polmonare o con anamnesi personale positiva per una neoplasia in qualsiasi sede, fumatori o ex fumatori e soggetti affetti da patologie infiammatorie croniche dell’apparato respiratorio (BPCO, bronchite cronica, enfisema polmonare ecc.) e soggetti esposti a rischio ambientale o professionale.
MODALITA’ OPERATIVE – Per favorire la massima penetrazione dello screening, gli utenti che decideranno di partecipare alla iniziativa potranno scegliere tra le diverse modalità proposte:
- compilazione del modulo allegato alla presente, che potrà essere inviato alla nostra attenzione per via mail (vedi oltre), per via whatsapp (fotografandolo) o semplicemente consegnato presso uno studio medico, sarà ns cura concordare le modalità per il ritiro.
- contatto col nostro istituto per via mail all’indirizzo chirurgiatoracica@aopapardo.it
- contatto telefonico al numero dedicato 3273386271 (le autorizzazioni per il trattamento dei dati sono state ottenute e sono consultabili nel sito aopapardo.it)
Chi partecipa conoscerà il risultato immediatamente. Se la percentuale di rischio sarà <2% non dovrà fare altro perché sarà considerato soggetto a basso rischio; se la percentuale sarà >2% gli sarà consigliato di sottoporsi a TC del torace senza mdcv. In quest’ultimo caso, la richiesta sarà compilata a ns cura in modalità ricetta dematerializzata.
Purtroppo, in questa fase di prima applicazione, non essendo previsto lo screening del cancro del polmone nel Piano Nazionale della Prevenzione 2021-25 (PNP), lo Stato, e di conseguenza le Regioni, non hanno finanziato anche gli esami TC, per cui rimarrà a carico del cittadino la quota ticket, se dovuta. Trattandosi di progetto pilota, l’augurio è che i risultati finali possano essere positivi, così da indurre l’Assessorato Regionale per la Salute della regione Sicilia a finanziare autonomamente anche le indagini radiologiche con il prossimo Piano Regionale della Prevenzione (PRP), così come avviene per altri tipi di tumore. In presenza di lesioni con segni tdm neoplasia in fase iniziale, l’utente sarà preso in carico dal ns reparto, senza oneri, per i conseguenti adempimenti previsti dal PDTA regionale per il cancro del polmone pubblicato sulla GURS
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