Una nuova tecnica di ablazione, più precisa e sicura, per la tachicardia da rientro nodale è stata appunto dai ricercatori dell’Ospedale Bambino Gesù, di Roma. Duecento bambini trattati con successo, senza alcuna complicanza. Lo studio è stato pubblicato su Europace. Ne parliamo con Fabrizio Drago, responsabile di Cardiologia e aritmologia pediatrica del Bambino Gesù.
COS’È LA TACHICARDIA PEDIATRICA?
La tachicardia pediatrica è una forma comune di tachicardia parossistica sopraventricolare che colpisce i bambini. Questa condizione aritmica provoca palpitazioni improvvise, ma di solito non è considerata grave o pericolosa per la vita. Tuttavia, può essere estremamente fastidiosa e può influire notevolmente sulla qualità di vita del bambino.
COS’È LA TACHICARDIA DA RIENTRO NODALE?
La tachicardia da rientro nodale è una delle forme più comuni di tachicardia parossistica sopraventricolare. Queste aritmie cardiache provocano un aumento improvviso e sostenuto della frequenza cardiaca. Nella tachicardia da rientro nodale, la frequenza cardiaca elevata è dovuta a una doppia via di conduzione elettrica nel cuore. Questa doppia via di conduzione crea un corto circuito cardiaco, causando una rapida accelerazione del battito cardiaco fino a 220-250 battiti al minuto.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA TACHICARDIA PEDIATRICA DA RIENTRO NODALE?
La tachicardia pediatrica può manifestarsi con i seguenti sintomi:
- Palpitazioni improvvise e rapide;
- sensazione di cuore che batte forte o salti nel petto;
- mancanza di respiro;
- stanchezza e debolezza;
- vertigini o sensazione di svenimento;
- dolore al petto, meno comune.
QUALI SONO LE CAUSE DELLA TACHICARDIA PEDIATRICA?
La tachicardia pediatrica è causata da una via di conduzione anomala nel cuore. In alcuni individui, l’impulso elettrico che si origina in una parte superiore del cuore può seguire un percorso anomalo, creando un circuito di retroazione che mantiene la tachicardia. Le cause esatte di questa condizione non sono sempre chiare, ma può essere presente fin dalla nascita o svilupparsi nel corso della crescita.
QUAL È LA TERAPIA TRADIZIONALE PER LA TACHICARDIA PEDIATRICA?
Nel passato, la terapia tradizionale per la tachicardia pediatrica si basava sull’eliminazione della via di conduzione più lenta attraverso l’ablazione con catetere. Questo metodo consisteva nell’indurre la tachicardia, individuare la via lenta tramite il potenziale elettrico e quindi bruciare o distruggere quella zona specifica. Tuttavia, questa procedura era associata a rischi significativi, come complicanze gravi, blocco atrio-ventricolare o arresto cardiaco.
QUALI SONO I RISULTATI DELLO STUDIO CONDOTTO AL BAMBINO GESU’?
Uno studio di ampio respiro condotto su oltre 200 bambini ha dimostrato l’efficacia eccezionale di questa metodica nel trattamento della tachicardia pediatrica. Il tasso di successo nell’eliminarla è stato pari al 90-98%, mentre il rischio di recidive è stato estremamente basso, solo il 2,7% rispetto al 45,7% dei metodi precedenti.
Questo studio pionieristico condotto al Bambino Gesù, ha avuto inizio 3 anni fa e ha comportato una revisione delle tecniche utilizzate per il trattamento dell’adulto, adattandole alle specifiche esigenze dei pazienti pediatrici. Dopo una pubblicazione preliminare nel 2017, la casistica è stata completata e pubblicata, diventando la più grande del mondo nell’ambito della tachicardia pediatrica trattata con questa metodica innovativa.
IN COSA CONSISTE QUESTO NUOVA TERAPIA PER LA TACHICARDIA PEDIATRICA?
Una delle tecniche innovative utilizzate è l’ablazione tridimensionale. Attraverso l’uso di cateteri specializzati e campi magnetici, è possibile ricostruire in modo tridimensionale il cuore e visualizzare il voltaggio elettrico delle singole cellule interessate. Questo metodo consente di individuare con precisione la via di conduzione anomala responsabile della tachicardia, senza la necessità di indurre la condizione stessa.
Le aree a basso voltaggio, rappresentate come aree rosse nella mappa colorata, indicano la via lenta che deve essere interrotta. Grazie a questa innovazione, è possibile distruggere in modo mirato e sicuro i punti critici responsabili della tachicardia, riducendo notevolmente il rischio di complicanze.
Aggiungi un commento