Home » Bambini: come riconoscere i disturbi del neurosviluppo

I disturbi del neurosviluppo nel bambino da 0 a 3 anni. Come facciamo a riconoscerli? Ne parliamo con Elena Bozzola, segretario nazionale SIP, Società Italiana di Pediatria e pediatra dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.


DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: RICONOSCERE I SEGNALI E COMPRENDERE LE CAUSE

I disturbi del neurosviluppo comprendono un complesso gruppo di patologie caratterizzate da uno sviluppo psicofisico diverso rispetto ai coetanei. Non significa necessariamente che il bambino avrà una disabilità permanente, poiché la sintomatologia può risolversi nel tempo.

DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: QUALI SONO I SEGNALI DA TENERE SOTTO CONTROLLO?

Riconoscere i disturbi del neurosviluppo nei bambini in età prescolare può essere una sfida, poiché ogni bambino segue un percorso di sviluppo unico. Tuttavia, ci sono segnali che possono aiutare i genitori a individuare eventuali disturbi del neurosviluppo. È importante ricordare che il fatto che un bambino raggiunga determinati traguardi dello sviluppo in tempi leggermente diversi rispetto ad altri non implica necessariamente la presenza di un disturbo.

Includono una vasta gamma di patologie, tra cui l’autismo e i disturbi dello spettro autistico. Questi disturbi possono presentare sintomi simili a quelli di altri bambini, ma con lievi differenze nello sviluppo. Alcuni campanelli d’allarme includono:

  1. Difficoltà nel gioco con i coetanei.
  2. Sorrisi meno frequenti.
  3. Risposte limitate alle reazioni positive o negative.
  4. Ritardo nel raggiungimento di alcune tappe dello sviluppo.

Spesso sono i genitori, che hanno già avuto altri figli, a notare queste differenze rispetto alle esperienze precedenti. Tuttavia, l’ingresso del bambino in un contesto scolastico come l’asilo può facilitare la rilevazione di tali segnali, grazie all’osservazione attenta degli insegnanti ed educatori.

QUANTO È IMPORTANTE IL RUOLO DEL PEDIATRA?

Il pediatra svolge un ruolo fondamentale nel processo di individuazione dei disturbi del neurosviluppo. È importante consultare il pediatra per una valutazione attenta e una visita completa del bambino. Questo potrebbe portare alla scoperta di ulteriori campanelli d’allarme, che richiederanno test, analisi approfondite e consulenze specialistiche per una diagnosi accurata.

QUALI SONO LE CAUSE DEL DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO?

Quanto alle cause dei disturbi del neurosviluppo, non esiste una causa singola e individuale. Si sono riscontrate diverse correlazioni, ad esempio con l’inquinamento e l’età avanzata dei genitori, ma non è facile stabilire una correlazione diretta. È importante ribadire che non vi è alcuna correlazione tra i vaccini contro il morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella e lo sviluppo di disturbi neuropsicologici come l’autismo.

Mentre alcuni disturbi del neurosviluppo possono essere gestiti e migliorati con terapie appropriate, la guarigione completa potrebbe non essere sempre possibile. Tuttavia, ci sono molte terapie disponibili che possono aiutare a migliorare i sintomi e consentire ai bambini di vivere una vita piena e integrata nella società.

DISTURBI DEL MOVIMENTO: QUALI SONO I CAMPANELLI D’ALLARME A CUI PRESTARE ATTENZIONE?

I disturbi del neurosviluppo possono includere anche disturbi del movimento. È importante riconoscere i segnali che possono indicare la presenza di tali disturbi, come i bambini iperattivi. Spesso, le mamme si rendono conto di queste caratteristiche, o addirittura sono le squadre scolastiche a notarle quando il bambino inizia le prime classi elementari. Alcuni segnali possono includere l’incapacità di stare seduti, l’iperattività e la difficoltà a rimanere fermi.

Non bisogna preoccuparsi eccessivamente, ma allo stesso tempo non si deve sottovalutare il problema. Alcuni genitori potrebbero pensare che sia meglio che il bambino sia attivo e vivace, ma non è sempre così. È necessario affrontare la situazione in modo scientifico e cercare terapie educative specifiche che possano aiutare il bambino a migliorare la sua situazione.

TERAPIE EDUCATIVE

Le terapie educative possono essere svolte sia con il bambino direttamente, sia coinvolgendo i familiari e le figure che lo circondano. Queste terapie possono aiutare il bambino a sviluppare abilità funzionali e affrontare eventuali difficoltà scolastiche. È importante adottare un approccio integrato e scientifico per individuare il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato per il bambino.

Rivolgersi al pediatra è un consiglio importante per le mamme che si trovano di fronte a questa problematica. L’approccio consapevole richiede di non farsi troppe preoccupazioni iniziali e di cercare una valutazione approfondita da parte del pediatra. Il pediatra sarà in grado di fornire consigli e indicare la strada migliore da seguire per affrontare il problema.

È fondamentale evitare di sovrastimare o sottostimare il problema. Le condizioni che possono presentarsi inizialmente, come il ritardo nel parlare, possono avere diverse cause e non sempre indicano la presenza di disturbi del neurosviluppo come l’autismo. È consigliabile parlare apertamente con il pediatra e sottoporsi a una visita approfondita per valutare la situazione in modo accurato.

I pediatri sono sempre più sensibili a questo tema e hanno una conoscenza aggiornata e puntuale. Saranno in grado di indicare la strada più idonea da seguire per la valutazione e la gestione del disturbo del movimento nel bambino. È importante valutare il problema in modo appropriato, senza esagerare nelle preoccupazioni ma rimanendo consapevoli della sua rilevanza.

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