Il Presidente dell’Associazione Autisti Soccorritori Italiani, Stefano Casabianca, ha inviato al Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, Silvio Brusaferro, una lettera dove si chiede che venga modificato l’uso dei Dispositivi di Protezione Individuali per la categoria degli autisti soccorritori
Catania, 5 Aprile 2020
Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera dell’Associazione Autisti Soccorritori Italiani indirizzata al Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, Silvio Brusaferro.
Spettabile Prof. Brusaferro,
l’associazione autisti soccorritori italiani (AASI); associazione di autisti soccorritori, sia pubblici che privati, sia volontari che dipendenti. È stata costituita con l’obiettivo di promuovere la professionalità di questa categoria attraverso la formazione ed il riconoscimento giuridico della figura professionale di autista soccorritore addetto all’emergenza medica a vantaggio della sicurezza e della qualità dei servizi offerti ai cittadini – utenti.
Ritengo che l’associazione autisti soccorritori italiani sia uno strumento da impiegare al massimo per promuovere la formazione ed il riconoscimento della figura giuridico – professionale, discutere dei problemi della categoria, agevolare lo scambio di competenze tra gli autisti soccorritori, informare il grande pubblico sul duro lavoro quotidiano svolto dalla nostra categoria, sempre al fianco di chi soffre; ma anche, da sfruttare per coltivare i legami di amicizia tra i colleghi e gli altri attori del soccorso sanitario. Nonché di favorire lo sviluppo della prevenzione e delle attività formative a tutela della salute, fatta questa lunga ma doverosa premessa, in riferimento l’emergenza sanitaria COVID – 19 in atto nel nostro paese
C H I E D I A M O
Un contatto diretto con la S.V. o con un suo delegato per proporre la modifica della tabella 1 alla sezione “Ambulanze o mezzi di trasporto” inerente i l’uso dei DPI inerente il personale autista soccorritore addetto alla guida del mezzo di soccorso ed al carico e scarico del paziente. Nella vostra nota si viene definiti “Addetti alla guida” e si evince l’uso di mascherine chirurgiche in alcuni casi ed in altri neanche questa e l’assenza di calzari.
PROPONIAMO
A codesto istituto di valutare la nostra proposta di utilizzo di mascherine FFP2 e FFP3 per tutto il team all’interno dell’ambulanza e di calzari protettivi, motivando questa nostra istanza con il fatto che i tempi di trasporto e trasferimento dei pazienti molte volte durano delle ore a causa della distanza degli ospedali individuati per il Covid – 19 o dello stazionamento delle ambulanze in attesa della consegna del paziente al pre – triage o alla struttura Covid – 19 ed anche per gli spazi all’interno dell’ambulanza sono chiusi e ristretti ed il contatto è molto ravvicinato con il paziente. Inoltre sosteniamo a gran voce che tutti i membri del team di soccorso e trasporto devono avere in dotazione e uso gli stessi DPI.
Considerando anche che, nelle ambulanze di tipo MSB, l’unica figura presente è l’AUTISTA SOCCORRITORE, come Inoltre chiediamo di cambiare la dicitura da “addetti alla guida” ad “Autisti Soccorritori”.
CONCLUDENDO
Chiediamo che gli “Autisti Soccorritori”, sia dipendenti pubblici o privati o volontari,che compongono il team di soccorso sanitario e trasporto sanitario per i casi sospetti o accertati di Covid – 19, debbano avere i seguenti DPI:
- Mascherine FFP2 / FFP3
- Tuta monouso intera di protezione sul rischio biologica secondo i requisiti della normativa EN 14126
- Guanti monouso
- Occhiali di protezione / occhiali a mascherina / visiera
- Calzari o stivali di gomma
- Corso FAD sulla vestizione e Svestizione
Tutto ciò per tutelare e garantire la salute di tutti i soccorritori impegnati nella lotta al Coronavirus e prevenire eventuali contagi.
In attesa di un Vostro gentile riscontro, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti
Il Presidente A.A.S.I.
Dr. Stefano Casabianca
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