La prima sperimentazione controllata con placebo a comprendere pazienti adulti con SMA ha dimostrato che risdiplam di Roche ha migliorato o stabilizzato la funzione motoria.
I risultati sono stati presentati nel corso dell’International Scientific Congress on SMA 2020
Monza, 6 Febbraio 2020
Roche (SIX: RO, ROG; OTCQX: RHHBY) ha presentato in data odierna i dati a 1 anno ottenuti nella Parte 2 registrativa dello studio SUNFISH, una sperimentazione internazionale controllata con placebo volta a valutare risdiplam in persone di età compresa tra 2 e 25 anni con Atrofia Muscolare Spinale (SMA) di tipo 2 o 3. Lo studio ha evidenziato che la variazione nella scala Motor Function Measure (MFM-32)* rispetto al basale (endpoint primario) è risultata significativamente superiore nelle persone trattate con risdiplam rispetto a quanto osservato con il placebo (differenza media di 1,55 punti; p = 0,0156). Anche nella scala Revised Upper Limb Module (RULM),** uno dei principali endpoint secondari, è stato registrato un miglioramento (differenza di 1,59 punti; p = 0,0028). La sicurezza di risdiplam nello studio SUNFISH è risultata in linea con il suo noto profilo di sicurezza. I dati sono stati presentati alla 2° edizione dell’International Scientific and Clinical Congress on Spinal Muscular Atrophy, tenutasi dal 5 al 7 febbraio a Evry, in Francia.
Come previsto, dalle analisi esplorative di sottogruppo è emerso che le risposte più rilevanti nella scala MFM-32 rispetto al placebo sono state osservate nella fascia più giovane d’età (2-5 anni) (78,1% verso 52,9% hanno registrato un aumento ≥ 3 punti). Importante notare che nella fascia d’età 18-25 anni è stata evidenziata stabilizzazione della malattia (57,1% verso 37,5%, con stabilizzazione definita come un aumento ≥ 0 punti), che rappresenta l’obiettivo del trattamento nei pazienti con malattia di più lunga durata.
“Risdiplam è il primo potenziale trattamento per cui sono disponibili dati registrativi controllati con placebo in un’ampia popolazione di pazienti, compresi bambini, adolescenti e adulti”, ha dichiarato lo sperimentatore principale dello studio SUNFISH Prof. Eugenio Mercuri, M.D., Ph.D. Unità di Neuropsichiatria Infantile, Policlinico Gemelli, Università Cattolica, Roma. “I dati suggeriscono che risdiplam è in grado di preservare e potenzialmente accrescere l’indipendenza attraverso una migliore funzione motoria nelle persone con SMA di tipo 2 o SMA di tipo 3 non deambulanti”.
La sicurezza di risdiplam nello studio SUNFISH è risultata in linea con il suo noto profilo di sicurezza e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza. Il profilo di eventi avversi si è rivelato analogo a quello del placebo. Gli eventi avversi più comuni sono stati infezioni delle alte vie respiratorie (31,7%), rinofaringite (25,8%), piressia (20,8%), mal di testa (20%), diarrea (16,7%), vomito (14,2%) e tosse (14,2%). Mentre il tasso di infezioni delle basse vie respiratorie era simile in entrambi i bracci di trattamento (risdiplam 19%, placebo 20%), le infezioni gravi delle basse vie respiratorie hanno interessato più pazienti nel gruppo risdiplam (risdiplam 10% placebo 2%), ma sono state segnalate come non correlate al farmaco e si sono risolte senza dover modificare il trattamento in studio. Ad oggi, oltre 400 pazienti sono stati trattati con risdiplam in tutti gli studi, senza risultati di sicurezza correlati al trattamento che abbiano comportato il ritiro dei pazienti dalle sperimentazioni condotte con questo farmaco.
“I risultati positivi ottenuti in questo ampio gruppo di pazienti con SMA, molti dei quali non erano rappresentati nelle sperimentazioni cliniche, sono molto incoraggianti”, ha dichiarato Levi Garraway, M.D., Ph. D., Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche. “Questo studio ci ha aiutato a capire quali sono le scale di misurazione più rilevanti per i pazienti, nonché a comprendere l’importanza della stabilizzazione della malattia nelle persone con malattia di più lunga durata”.
Roche guida lo sviluppo clinico di risdiplam, un farmaco sperimentale somministrato per via orale, per il trattamento della SMA che interviene sullo splicing del gene SMN2 (survival motor neuron 2, fattore di sopravvivenza del motoneurone 2), nell’ambito di una collaborazione con la SMA Foundation e con PTC Therapeutics. Risdiplam è in fase di studio in un vasto programma di sperimentazione clinica sulla SMA, i cui pazienti hanno un’età compresa tra zero e 60 anni, alcuni precedentemente trattati con terapie per la SMA. La popolazione di studio è rappresentativa dell’ampio spettro di persone affette nella realtà da questa malattia e ha lo scopo di garantire l’accesso a tutti i pazienti appropriati.
A novembre 2019, la Food and Drug Administration statunitense ha accordato a risdiplam la Priority Review (revisione prioritaria) con decisione di approvazione entro il 24 maggio 2020.
*La scala MFM-32 è una scala validata usata per valutare la motricità fine e grossolana in soggetti con malattie neurologiche, compresa la SMA. Permette di valutare 32 diverse funzioni motorie, dalla capacità di stare in posizione eretta e camminare all’uso delle mani e delle dita.
**La scala RULM è stata concepita per valutare il movimento degli arti superiori in soggetti con SMA. È in grado di cogliere il progressivo indebolimento muscolare nell’intero spettro della malattia, che riflette la popolazione della Parte 2 dello studio SUNFISH.
La SMA
L’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) è una patologia neuromuscolare progressiva, ereditaria e severa che provoca grave atrofia muscolare e complicanze correlate. Rappresenta la causa genetica più comune di mortalità infantile, nonché una delle malattie rare più frequenti: colpisce infatti circa un bambino ogni 11.000. La SMA comporta la perdita progressiva di cellule nervose del midollo spinale che controllano il movimento muscolare. A seconda del tipo di SMA, la forza fisica e la capacità di camminare, mangiare o respirare dei soggetti possono risultare significativamente ridotte o essere perse.
La SMA è dovuta a una mutazione del gene SMN1 (survival motor neuron 1, fattore di sopravvivenza del motoneurone 1) che determina una carenza della proteina SMN, presente in tutto l’organismo. Risulta sempre più evidente che la SMA sia un disturbo multisistemico e che la perdita della proteina SMN possa influire su molti tessuti e cellule, impedendo il corretto funzionamento dell’organismo.
Risdiplam
Risdiplam è un farmaco sperimentale somministrato per via orale che interviene sullo splicing del gene SMN2 (survival motor neuron 2, fattore di sopravvivenza del motoneurone 2). È concepito per garantire un aumento prolungato dei livelli di proteina SMN a livello centrale e periferico. Viene dunque valutata la sua potenziale capacità di aiutare il gene SMN2 a incrementare la produzione di proteina SMN funzionale in tutto il corpo.
Risdiplam è attualmente oggetto di valutazione in quattro sperimentazioni multicentriche su soggetti affetti da SMA:
- SUNFISH (NCT02908685) – una sperimentazione registrativa costituita da due parti, in doppio cieco e controllata con placebo su soggetti di età compresa tra 2 e 25 anni con SMA di tipo 2 o 3. La Parte 1 (n = 51) ha stabilito la dose per la Parte 2 di conferma. La Parte 2 (n = 180) ha valutato la funzione motoria in base al punteggio totale sulla scala Motor Function Measure 32 (MFM-32) a 12 mesi. La scala MFM-32 è una scala validata usata per valutare la motricità fine e grossolana in soggetti con malattie neurologiche, compresa la SMA. Lo studio ha soddisfatto l’endpoint primario e i primi due endpoint secondari. Non è stata invece raggiunta la significatività statistica nel terzo endpoint secondario, ossia la variazione del punteggio totale nella Hammersmith Functional Motor Scale Expanded (HFMSE) rispetto al basale.
- FIREFISH (NCT02913482) – una sperimentazione clinica registrativa in aperto e costituita da due parti su bambini con SMA di tipo 1. La Parte 1 consisteva in uno studio con incremento progressivo della dose su 21 bambini. L’obiettivo primario della Parte 1 era valutare il profilo di sicurezza di risdiplam nei bambini e stabilire la dose per la Parte 2. La Parte 2 consiste in uno studio registrativo a braccio singolo condotto con risdiplam su 41 bambini con SMA di tipo 1 trattati per 24 mesi, seguito da un’estensione in aperto. L’arruolamento nella Parte 2 è stato completato a novembre 2018. L’obiettivo primario della Parte 2 è valutare l’efficacia in base alla percentuale di bambini in grado di stare seduti senza supporto dopo 12 mesi di trattamento in base alla Gross Motor Scale delle Bayley Scales of Infant and Toddler Development, terza edizione (BSID-III) (da intendersi come la capacità di stare seduti senza supporto per 5 secondi).
- JEWELFISH (NCT03032172) – una sperimentazione esplorativa in aperto su soggetti con SMA di età compresa tra 6 mesi e 60 anni precedentemente trattati con terapie mirate per la SMA. Lo studio ha completato l’arruolamento.
- RAINBOWFISH (NCT03779334) – uno studio in aperto, a braccio singolo e multicentrico volto a esaminare l’efficacia, la sicurezza, la farmacocinetica e la farmacodinamica di risdiplam in bambini (~n = 25) tra zero e sei settimane di vita (alla prima dose) ai quali è stata geneticamente diagnosticata la SMA, ma che ancora non presentano sintomi. Lo studio è attualmente in fase di arruolamento.
Roche nelle neuroscienze
Le neuroscienze rappresentano un importante ambito di ricerca e sviluppo per Roche. L’obiettivo dell’azienda è sviluppare opzioni terapeutiche basate sulla biologia del sistema nervoso che possano contribuire a migliorare la vita delle persone affette da malattie croniche e potenzialmente debilitanti.
Roche ha attualmente in corso di sviluppo clinico più di una dozzina di farmaci sperimentali per il trattamento di malattie quali la sclerosi multipla, l’Atrofia Muscolare Spinale, il disturbo dello spettro della neuromielite ottica, la malattia di Alzheimer, la malattia di Huntington, la malattia di Parkinson, la distrofia muscolare di Duchenne e l’autismo.
Roche
Roche è pioniera a livello internazionale nell’ambito farmaceutico e diagnostico incentrato sui progressi della scienza finalizzati al miglioramento della vita delle persone. L’unione degli elementi di forza della farmaceutica e della diagnostica all’interno della stessa organizzazione ha portato Roche a essere leader nella medicina personalizzata, una strategia che mira a fornire il trattamento più appropriato per lo specifico paziente nel miglior modo possibile.
Roche è la più grande azienda biotecnologica al mondo e produce farmaci altamente differenziati nelle seguenti aree: oncologia, immunologia, malattie infettive, oftalmologia e malattie del sistema nervoso centrale. Roche è anche leader internazionale nella diagnostica in vitro e nella diagnostica oncologica su base tissutale, ed è all’avanguardia nella gestione del diabete.
Fondata nel 1896, Roche è alla ricerca continua di nuovi mezzi per prevenire, diagnosticare e trattare diverse malattie, garantendo un contributo sostenibile alla società. L’azienda mira inoltre a migliorare l’accesso dei pazienti a innovazioni di natura medica attraverso la collaborazione con tutti gli stakeholder interessati. Trenta medicinali sviluppati da Roche rientrano nel WHO Model List of Essential Medicines, tra cui antibiotici salvavita, farmaci antimalarici e agenti antitumorali. Inoltre, per il decimo anno consecutivo, Roche è stata riconosciuta come l’azienda più sostenibile nel settore farmaceutico dai Dow Jones Sustainability Indices (DJSI).
Il Gruppo Roche, con sede a Basilea, in Svizzera, è presente in oltre 100 Paesi e nel 2019 contava circa 98.000 dipendenti in tutto il mondo. Nello stesso anno, Roche ha investito 11,7 miliardi di CHF in ricerca e sviluppo e ha realizzato un fatturato di 61,5 miliardi di CHF. Genentech, negli Stati Uniti, è controllata al 100% dal Gruppo Roche. Roche è l’azionista di maggioranza di Chugai Pharmaceutical, Giappone. Per maggiori informazioni, visitare il sito internet www.roche.com.
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