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ASP Ragusa, installati rivoluzionari sensori per la rilevazione della glicemia

Dott. Raffaele Schembari all’atto dell’installazione del sensore
Da oggi, anche al Centro di Diabetologia del Giovanni Paolo II installa i rivoluzionari sensori

“una nuova avventura per le persone con diabete. Una vera svolta nella gestione della patologia.”


Ragusa, 11 Giugno 2019     

Nel Centro di Diabetologia dell’UOC di Medicina, ospedale Giovanni Paolo II, sono stati installati, dal responsabile del Centro, Dott. Raffaele Schembari, dirigente medico specialista in Diabetologia, su due persone con diabete, uno residente a Scicli e l’altro a Vittoria, sensori di nuova generazione “Eversense XL di Roche Diabetes Care”.

Il Dott. Schembari è molto soddisfatto per avere collocato il nuovo dispositivo che allarga gli orizzonti nella gestione del diabete. «Un microsensore sottopelle in grado di monitorare la glicemia in modo continuativo fino a sei mesi. – afferma il Dirigente medico –  È la nuova frontiera per la gestione del diabete. Parliamo del primo sensore impiantabile per il monitoraggio continuo della glicemia, progettato per la rilevazione continua dei valori di glucosio nel sangue fino a 180 giorni. »  Aggiunge, ancora «Il buon controllo glicemico è fondamentale per la prevenzione delle complicanze del diabete e degli scompensi metabolici acuti per questo, le persone con diabete,  necessitano di un’attenta e costante misurazione della glicemia attraverso sistemi che devono essere precisi e affidabili. Oggi, grazie alla tecnologia che continua a fare straordinari passi in avanti, abbiamo a nostra disposizione molti strumenti in grado di misurare in modo accurato i livelli di glicemia migliorando la qualità di vita dei pazienti. Questo nuovo dispositivo, ha anche l’importante vantaggio di anticipare le ipo e le iper-glicemie e di essere attivo fino a sei mesi.»

Le persone con diabete condividono un obiettivo primario: raggiungere un controllo metabolico ottimale, ovvero mantenere la glicemia entro il livello prestabilito, riducendo il rischio di episodi di ipo – o iperglicemia senza che questo incida sulla propria qualità di vita. Per molti di loro, oggi si consolida una nuova frontiera, quella del controllo glicemico continuo: misurazioni non più a spot, ma letture automatiche dei valori, con un’analisi accurata dell’andamento della glicemia e delle sue fluttuazioni grazie a un piccolo sensore impiantato sotto la cute.

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