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Asma e BPCO: arriva “BREIGHT”, la prima app che aiuta il medico nella scelta dell’inalatore più adatto per ogni paziente

La prima app che supporta il medico nella scelta appropriata del device per la terapia inalatoria di asma e BPCO. BREIGHT è una app rivolta esclusivamente a personale medico.

L’applicazione è stata presentata per al Congresso AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) a Firenze.

Sviluppata da NUME+, in collaborazione con un board di esperti pneumologi, e con il contributo incondizionato di Neopharmed Gentili.


Milano, 19 Novembre 2019

L’inalatore giusto per il paziente giusto, a vantaggio di un corretto utilizzo del device e una maggiore aderenza alla terapia, condizioni essenziali ai fini dell’efficacia delle cure. È questo il principio ispiratore di “BREIGHT” (Breath + Right), la prima app che supporta il medico nella scelta appropriata del device per la terapia inalatoria di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), le più diffuse malattie respiratorie croniche che solo in Italia interessano oltre 6 milioni di persone.

L’applicazione, presentata per la prima volta al Congresso AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) appena concluso a Firenze, è stata sviluppata da NUME+, in collaborazione con un board di esperti pneumologi, e con il contributo incondizionato di Neopharmed Gentili, gruppo farmaceutico italiano impegnato nella cura delle principali patologie in ambito respiratorio.

La terapia inalatoria rappresenta la pietra angolare del trattamento farmacologico dei pazienti con asma e BPCO. Seppur diverse, entrambe le malattie sono caratterizzate da un’infiammazione delle vie aeree che ostacola la normale respirazione: i pazienti si trovano a dover fare i conti con sintomi invalidanti – la “fame d’aria” (dispnea) è il più comune –, che, se non controllati, possono ostacolare lo svolgimento delle normali attività quotidiane e causare peggioramenti improvvisi e un aumento del rischio di ospedalizzazione.

La corretta gestione delle malattie croniche ostruttive delle vie aeree è fortemente legata ad una corretta educazione del paziente – spiega Federico Lavorini, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Firenze e coordinatore scientifico del progetto BREIGHT –. Dato confermato dal fatto che uno dei principali fattori di non aderenza al trattamento inalatorio, attualmente intorno a circa il 20%-30%, è rappresentato dall’uso non corretto dei dispositivi inalatori”.

Il valore aggiunto di BREIGHT, app unica nel suo genere, sta nel suggerire al medico il migliore abbinamento tra paziente e dispositivo inalatore. Sulla base delle caratteristiche personali (flusso inspiratorio, coordinazione mano-respiro, istruzione, ecc.) e della classe di farmaci prescritta, l’algoritmo di BREIGHT fornisce indicazioni sul dispositivo più appropriato e di facile utilizzo per ogni paziente. Inoltre, grazie alla disponibilità di video-tutorial, la app supporta il professionista nell’educazione sull’utilizzo del dispositivo.

Siamo orgogliosi di aver sostenuto questo progetto che mette disposizione dei professionisti della salute un nuovo strumento a supporto della pratica clinica” – dichiara Daniela Rossi, Direttore Generale di Neopharmed Gentili. La mobile health sempre di più entra a far parte della “borsa del medico”, e BREIGHT è un esempio virtuoso di come la tecnologia possa impattare positivamente sul percorso di cura dei pazienti, contribuendo al miglioramento della loro qualità di vita”.

L’applicazione è disponibile per iOS e Android. Maggiori informazioni sul sito https://www.breight.it/  

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