Home » Asma e allergia. Quando le abitazioni peggiorano la nostra salute

Su Salute Pubblica parliamo di asma e allergia. Quando le abitazioni peggiorano la nostra salute. In studio il prof. Nunzio Crimi, docente ordinario Malattie respiratorie dell’Università di Catania, e il prof. Ettore Ferrarini, allergologo, dirigente responsabile Allergologia Ospedale Umberto 1º di Siracusa. Intervista a Giorgia Ferlazzo, ingegnere civile e ambientale, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Catania.


IN CHE MODO LE CONDIZIONI DEGLI APPARTAMENTI POSSONO INFLUIRE SU ASMA E ALLERGIE RESPIRATORIE?

L’interno delle nostre abitazioni è un ambiente in cui trascorriamo gran parte del nostro tempo, sia per vivere che per lavorare. Tuttavia, le condizioni di questi spazi possono avere un impatto significativo sulla nostra salute, in particolare per le persone che soffrono di asma e allergie respiratorie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto l’importanza di adottare linee guida precise al fine di prevenire i rischi per la salute e ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici.

L’aumento previsto della popolazione mondiale entro il 2050, combinato con l’invecchiamento della società e l’attuale pandemia che ci costringe a trascorrere più tempo all’interno delle nostre case, rende ancora più cruciale raggiungere determinati obiettivi per creare ambienti sicuri e salubri. L’OMS mette l’accento principalmente su spazi abitativi inadeguati o sovraffollati, temperature estreme, qualità dell’acqua e dell’aria, rumore e materiali nocivi come amianto e piombo.

CINQUE CONSIGLI DA SEGUIRE PER AVERE UNA CASA CHE PRESERVA LA SALUTE

  1. Regolare la temperatura: mantenere una temperatura ideale intorno ai 21 gradi Celsius può favorire un ambiente confortevole e sano. Inoltre, l’installazione di isolanti termici efficienti e sicuri può aiutare a mantenere una temperatura ottimale.
  2. Gestire il caldo: in caso di climi troppo caldi, evitare l’esposizione eccessiva alla casa al calore. L’OMS suggerisce di utilizzare tende da sole in grado di assorbire la maggior parte del calore e di cercare alternative ai classici condizionatori e ventilatori.
  3. Prevenire l’umidità: gli ambienti umidi come bagni e cucine possono favorire la formazione di muffe dannose, che possono peggiorare o addirittura causare malattie respiratorie. Mantenere questi spazi ben ventilati e asciutti può prevenire la formazione di muffe dannose.
  4. Isolare da rumori esterni: se si vive in una zona rumorosa, considerare l’utilizzo di pannelli isolanti o doppi vetri per ridurre l’impatto del rumore nell’ambiente domestico. Questo non solo proteggerà l’udito, ma anche ridurrà i livelli di stress.
  5. Evitare il fumo passivo: il fumo di tabacco si accumula rapidamente negli ambienti chiusi e può comportare l’inalazione di sostanze cancerogene e altri componenti tossici. Evitare il fumo all’interno delle abitazioni può preservare la salute di tutti i suoi abitanti.

COME POSSIAMO PREVENIRE LA FORMAZIONE DI MUFFE IN APPARTAMENTO?

Per prevenire i danni derivanti dal microclima domestico, è essenziale comprendere come si formano le muffe negli appartamenti. La formazione di muffe è causata dalla condensa creata dal vapore acqueo presente negli immobili. Questo vapore acqueo deriva da attività quotidiane come cucinare o fare la doccia. Quando il vapore acqueo raggiunge le pareti fredde, solitamente quelle rivolte verso l’esterno, si forma la condensa. Nel tempo, questa condensa favorisce la formazione di muffe.

Paradossalmente, negli edifici di vecchia costruzione, il problema della formazione di muffe era minore a causa della scarsa qualità degli infissi. Questo permetteva un ricircolo dell’aria, rendendo l’ambiente interno più secco e riducendo il rischio di formazione di condensa.

È importante adottare misure preventive per evitare problemi di salute derivanti da asma, allergie respiratorie e altri disturbi. Seguire le linee guida dell’OMS e implementare i consigli sopra menzionati può aiutare a creare un ambiente domestico sicuro e salutare per tutti i suoi abitanti.

CONDIZIONI DI COSTRUZIONE E MATERIALI: FATTORI CHIAVE PER LA SALUTE DELLE CASE

Il rispetto di determinate condizioni previste dalla legge in termini di edilizia, materiali e altro ancora è fondamentale per garantire che le case siano effettivamente sane e abitabili. Il Decreto Legislativo 192/2005, con le successive modifiche, fornisce orientamenti specifici in merito. Questo decreto considera la zona termica in cui è collocata la struttura e gli interventi che possono essere effettuati durante la ristrutturazione o la costruzione degli edifici.

L’obiettivo è creare case efficienti non solo nell’involucro, ma anche nei sistemi termici. Un esempio di cattiva installazione può essere osservato attraverso la formazione di condensa e muffa lungo i pilastri e le travi. Il decreto legislativo considera anche la verifica della condensa superficiale, che deve essere assente, e la limitazione della condensa interstiziale a un livello che si evapora nel periodo estivo.

Esistono soluzioni termiche più avanzate per proteggere le case dall’umidità o dall’eccessiva esposizione solare, e queste soluzioni devono essere adottate in base alla zona termica in cui ci si trova. È importante selezionare isolanti adeguati per garantire il benessere termico all’interno dell’edificio. Tuttavia, l’isolamento da solo non è sufficiente. È necessario considerare anche l’inerzia termica, ovvero la capacità di attenuare i picchi di calore interni ed esterni nell’edificio. Questo può ridurre la formazione di condensa e, di conseguenza, di muffa.

Una volta che il danno è stato causato, è importante capire cosa succede ai nostri organismi. Parlando specificamente di asma, la presenza di un ambiente insalubre può non solo causare la malattia asmatica, ma anche aggravarla. La bonifica delle pareti e dell’ambiente è essenziale per eliminare le muffe. L’utilizzo di vernici antimuffa e il ripristino della permeabilizzazione delle pareti possono contribuire a creare un ambiente salubre.

Tuttavia, quando non è possibile intervenire direttamente nell’ambiente di lavoro o nelle abitazioni, ci sono altri stratagemmi che i pazienti possono adottare. È importante mantenere una pulizia regolare per ridurre gli allergeni presenti nell’ambiente. La reazione, ovvero il passaggio dell’aria dall’interno all’esterno, è un metodo efficace per la sanificazione degli ambienti. È possibile utilizzare condizionatori con filtri puliti e pulire anche tutti i sistemi di areazione e di aria forzata, soprattutto negli impianti centralizzati.

ASMA E ALLERGIE RESPIRATORIE: PULIZIA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI DI AREAZIONE

La terapia per le forme allergiche e asmatiche, indipendentemente dalla causa, si basa sulla pulizia dell’ambiente e sulla reazione. La pulizia della polvere, l’igiene dei filtri e dei sistemi di areazione sono fondamentali. Anche l’utilizzo corretto dei condizionatori può contribuire a migliorare la qualità dell’aria. È importante garantire che gli impianti siano puliti e ben mantenuti, specialmente in ambienti di lavoro in cui più persone condividono lo stesso ambiente.

Rispettare le condizioni di costruzione e adottare precauzioni per creare un ambiente sano è essenziale per la nostra salute e il nostro benessere. È fondamentale fare affidamento sulle norme e sulle leggi vigenti per garantire che le case siano costruite e mantenute nel rispetto di tali condizioni. In questo modo, possiamo ridurre i rischi per la salute legati all’asma e alle allergie, migliorando la qualità della vita all’interno delle nostre abitazioni.

COSA ACCADE AD UN BAMBINO ASMATICO SE VIENE TRASFERITO IN UN LUOGO INSALUBRE?

Quando un bambino asmatico viene trasferito in un luogo insalubre, il suo organismo può reagire in modo più sensibile rispetto a un adulto. I bambini asmatici sono particolarmente vulnerabili agli ambienti malsani a causa della loro delicatezza respiratoria e del sistema immunitario ancora in sviluppo.

Vivere in un contesto domestico o scolastico pieno di muffa può causare una serie di problemi per un bambino asmatico. La presenza di muffa può irritare le vie respiratorie e scatenare reazioni asmatiche, come tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie. Inoltre, alcune muffe producono sostanze chimiche chiamate micotossine, che possono avere effetti tossici sul sistema respiratorio.

La gestione dell’asma in un ambiente insalubre diventa estremamente difficile, poiché anche le terapie farmacologiche possono risultare meno efficaci se il bambino è costantemente esposto a agenti irritanti. L’asma può peggiorare e i sintomi possono diventare più frequenti e più gravi. Ciò può influire sulla qualità della vita del bambino, limitando la sua partecipazione alle attività quotidiane, tra cui l’apprendimento a scuola.

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